CIVITANOVA: I VALORI DELLE SOCIETÁ SPORTIVE MINORI

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L’attività delle società minori, una valutazione che non vuole graduare i meriti ma tiene conto solo dell’immagine che le stesse danno di sé, quasi sempre ha una valenza solo nel settore specifico di riferimento, vedasi ad esempio, tennis, pattinaggio, pugilato, atletica e via dicendo, oppure suscita interesse in una parte ben definita del territorio cittadino. Accenniamo, a caso, ad esempio, Vis Civitanova , che si riferisce alla Città Alta, la PGS Vigor Sma, che rappresenta, per quanto riguarda il settore giovanile, lo spirito salesiano della comunità religiosa del quartiere di San Marone, l’United, punto di incontro e collaborazione, nel settore calcistico, fra Risorgimento e PGS Vigor Sma, il Santa Maria Apparente, territorialmente ben definibile, formazione di seconda categoria che quest’anno avrà la quasi totalità di giovani del luogo, ovvero 21 su 23 della rosa dei giocatori.
Ma, rimanendo nel settore del calcio, quello che ha una diffusione sempre altissima fra i giovani, nella nostra città, le società minori sono attivissime e garantiscono una sana continuità al ricambio generazionale e accolgono, e quindi aiutano a crescere, tanti giovanissimi che hanno la passione per il calcio. Quando perciò si parla di calcio cittadino, non si deve perciò fare riferimento alla Civitanovese, alla sua quasi centenaria attività, ai suoi alti riconoscimenti sportivi, alle amarezze, che a volte ha suscitato, ma anche alle società satelliti che, come abbiamo accennato, svolgono in città un ruolo importantissimo e quindi producono valori. Soggetti sportivi, che vanno avanti fra tante difficoltà, ma che non demordono e fra le loro aspettative quelle di contare di più in termini organizzativi e riconoscimenti.
Proprio di questo si è parlato ieri sera, nel corso di un incontro amichevole fra i rappresentanti delle società, che sono stati Alessio Carinelli del San Giuseppe, Sandro Mazzalupi del Real Citanò, Giorgio Morresi della Vis Civitanova, Paolo Biancucci, Marisa Capparuccia, Pasquale Calderoni e Claudio Tirabassi della Saetta, Massimo Speranzini per la Salesiana Vigor e Giordano Perini per il Santa Maria Apparente; assente giustificato, perché impegnato in una riunione di giunta, l’assessore Piergiorgio Balboni.
Nell’introduzione di Emanuele Trementozzi, che è stato un po’ il protagonista in assoluto dell’incontro. “Il lavoro da fare è tanto – ha detto il collega e ds del Real Citanò – , il percorso lungo e tortuoso. Ma con la collaborazione di tutti e la disponibilità di ogni singolo dirigente, il calcio dilettantistico civitanovese può ancora assumere una vera e propria identità unitaria e splendere di luce propria anche nelle categorie minori.”. Tavola rotonda ricca di valutazioni e propositi e fra questi, da mettere in evidenza l’iniziativa suggerita da Paolo Biancucci, ex presidente della Vis Civitanova, ma sempre vicino alla vita delle formazioni dilettantistiche della città, che propone una sorta di Fondazione per Civitanova. “Un’associazione di associazioni sportive delle più disparate discipline – ha affermato Biancucci –. Un’entità che si prenderà a cuore i problemi dello sport civitanovese e che, attraverso l’impegno di società, dirigenti e sponsor, intervenga puntualmente sulle questioni di primaria importanza. Sono tanti i problemi da risolvere e le tematiche da affrontare; se lo facciamo tutti insieme, presentandoci come un’unica entità formata da anime diverse, che mantengano ovviamente ognuna la propria autonomia gestionale, possiamo farci sentire e raccogliere più risultati. Ogni società è libera, nel proprio assetto organizzativo, di comportarsi come preferisce; ma quando si discute di problemi reali, comuni ad ognuno di noi, è fondamentale unire le forze e fare in modo che tutti insieme possiamo parlare attraverso una sola voce, forte e autorevole”.
Foto di un gruppo di una parte degli intervenuti.

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