CIVITANOVA, ALTRO CHE CITTÀ SICURA

Amaro ma comprensibile lo sfogo su facebook di Gaia Gennaretti, giornalista ma soprattutto mamma dopo aver letto le dichiarazioni del sindaco Ciarapica. Lei sabato scorso si è trovata nel bel mezzo dell’esplosione di violenza lungo il corso a Civitanova. Quello che doveva essere un pomeriggio di relax lungo la costa si è trasformato per lei e i suoi due bambini in un incubo.

“Non volevo scrivere nulla, perché la paura è stata tanta. Ma questa mattina, leggendo il giornale, mi è salito un moto di rabbia e due cose voglio dirle.
Noi eravamo lì, non proprio in corso Dalmazia ma sulla via perpendicolare. E non erano solo baby gang come ho letto oggi, ma anche persone adulte. E sinceramente – scrive la Gennaretti – mi chiedo che cazzo (scusate il termine) di società sia questa…gente che si dà appuntamento per menarsi. Ragazzini che tengono in scacco intere vie di una città…ma i genitori? Ora, io non dico che sarò una madre perfetta e sicuramente di errori ne farò, come tutti e come è normale che sia. Ma a casa mia, se facevo una cazzata, mi arrivava una papagna dritta in faccia. I genitori di questi delinquenti, dove stanno? Sono gli stessi che a scuola, se i figli prendono una nota o un brutto voto, se la pigliano con il professore?
E poi volevo dire anche due parole al sindaco Ciarapica. Stamattina sul giornale ho letto che affermi di aver fatto il massimo per la sicurezza della tua città. Per quanto mi riguarda, da ragazzina la frequentavo spesso ed era una cittadina un po’ per tutti, chi cercava un po’ di divertimento e anche le famiglie, a passeggio sul corso. Negli ultimi 10 anni la situazione è peggiorata notevolmente, di anno in anno, tanto che già da diversi anni evitavo accuratamente la frequentazione di questa città.
Sabato ci sono ritornata per fare visita ad una persona e con l’occasione fare due passi. E posso dire che neanche in una grande città come Roma mi sono mai sentita tanto insicura. A Roma non è mai successo che qualcuno spruzzasse spry urticante contro la carrozzina dei miei figli. Non li avevo mai visti con le lacrime agli occhi, così piccoli. Non li avevo mai visti quasi non riuscire a respirare per il prurito alla gola. E non mi sono mai sentita tanto in colpa per averli messi in pericolo….per una passeggiata a CIVITANOVA! Non nelle peggiori periferie, non nel Bronx…a Civitanova.
Civitanova – conclude – è una città in cui avere paura. E mi fa schifo, perché non era così, semmai è stata fatta diventare così. E tutta la politica che è stata a guardare senza fare nulla (o forse a spalancare le porte a questo degrado?), destra e sinistra, tutta, dico che dovreste avere la compiacenza di tacere e di vergognarvi.”

Una risposta

  1. Andrea Vallesi ha detto:

    La città andrebbe tappezzata di telecamere e visto che sono presenti tutti i tipi e gradi di forze dell’ordine questi dovrebbero essere presenti nelle strade del centro.

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