“Sono ormai passati circa dieci anni da quando la Regione Marche ha approvato il PAI (piano assetto idrogeologico). Uno strumento che sulla base di indagini tecnico scientifiche ha caratterizzato il territorio marchigiano anche per quando riguarda le criticità e le emergenze idrogeologiche. Un Piano fatto proprio da tutti i Comuni Marchigiani -scrive in una nota Citt@verde- e traslato per ogni realtà all’interno degli strumenti urbanistici con i quali i Comuni attuano le politiche di gestione complessiva del territorio di competenza. Ebbene è circa un decennio che il PAI ha individuato, cartografato e segnalato che in zona nord-est del Girone un pericolo di frana. E’ in quella parte della città Alta che si sono verificati crolli, cedimenti e lo smottamento di una parte delle Mura Castellane. Una zona quella del Girone probabilmente la più antica del centro dove la criticità ben evidenziate (fessure sulla pavimentazione, infiltrazioni d’acqua,ecc) potevano accentuare i pericoli connessi alla stabilità della zona, delle Mura Castellane. Un pericolo presente nella delibera di Giunta N° 47/2002 -precisa Citt@verde- con la quale veniva chiesto alla Regione un contributo economico. Oggi quei pericoli sembrano accentuarsi tanto che l’amministrazione Comunale dopo lo smottamento delle Mura di via del Sole è dovuta ricorrere ad un costoso e vistoso intervento di puntellamento per mettere in sicurezza la pericolosa situazione. Oggi l’allarme è alto e i cittadini sono giustamente preoccupati per la sicurezza dei loro beni immobili. La sostanza è che non si sono fatti interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria né sulle Mura Castellane antiche né sulla pavimentazione. In questi anni l’amministrazione avrà fatto almeno 4 Piani Pluriennali di Opere Pubbliche e 9 bilanci di Previsione. In questi documenti non ci sono tracce di investimenti significativi per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle Mura Castellane. Evidentemente non prevedendo investimenti o diretti con fondi propri o attraverso un mutuo l’amministrazione comunale non ha considerato questo intervento prioritario. Il Sindaco Mobili rassicura e promette un intervento rapido. Ma quanto rapido se le opere di consolidamento sono legate alla contrazione di un mutuo? Oggi non serve una toppa, siamo fuori tempo massimo. Oggi servono interventi corposi. Oggi è indispensabile che un intervento di manutenzione straordinaria sia preceduto da uno Studio Idrogeologico specifico di quella zona. Uno studio sulla cui analisi effettuare un intervento mirato,efficace e duraturo. Mai come oggi la sicurezza di un territorio, la sostenibilità tanto più se urbanizzato e antico dipende da scelte di prevenzione e di cura. Le scelte sono politiche e a quelle che si dovevano fare a Civitanova Alta non è stata data la necessaria priorità. Non è pensabile –conclude Citt@verde- non solo mantenere quello che si è realizzato nel centro storico ma dare certezze e sicurezze se nelle scelte non c’è una profonda inversione di tendenza.