“Finalmente con lo studio Epidemiologico sui Siti Nazionali Inquinati oggi sappiamo quali sono gli effetti sulla salute dei cittadini dell’inquinamento delle falde idriche e del suolo nelle comunità locali all’interno del Sito di Interesse Nazionale del Basso Bacino del Fiume Chienti. Ora è possibile dare un giudizio basato su approfonditi studi scientifici su quali sono i riflessi sulla salute grazie al Progetto Sentieri.” La nota è dell’Associazione ambientalista Citt@verde che poi prosegue “ Il progetto a cui hanno partecipato agenzie sanitarie, ambientali e demografiche con il Ministero della Salute, Istat, l’Università della Sapienza, Ispel, Inail, Cnr, ARPA, Istituto Superiore di Sanità,ecc. fa una analisi scientifica impietosa ed elenca sia le patologie collegabili anche all’inquinamento delle matrici ambientali sia gli effetti di diretti di concausa correlati alle varie patologie”. Lo studio si occupa di tutti i siti nazionali inquinati e ovviamente del sito del basso Chienti dove il territorio civitanovese ha la più vasta area inquinata. “E’ scandaloso –prosegue Citt@verde- che nonostante dati scientifici che dovrebbero indurre alla cautela e interventi politici mirati per porre all’ordine del giorno delle varie istituzioni –Regione e Provincia- l’amministrazione Comunale Civitanovese minimizzi la grave situazione sanitaria e ambientale a cui sono esposti i cittadini. Lo studio dimostra che nella nostra area metropolitana purtroppo ci si ammala di patologie che trovano nell’inquinamento un potente alleato. Patologie che interessano l’apparato genito-urinario, patologie cardiache ecc. Un effetto negativo è ipotizzabile per i lavoratori esposti agli inquinanti organoalogenati (quelli presenti nella falda idrica) e riguarda il Parkinson, disturbi all’encefalo,ecc. Certo siamo ad una fotografia generale e non di specifico dettaglio in particolare nell’area Lavoratori-Aziende-Territorio ma l’insieme che ne da l’indagine pubblicata è allarmante. Se a questo aggiungiamo il persistere di un grave stato di inquinamento della linea di costa ancora non rimosso (panettone e arenile coperto da un telo sottostante), la zona industriale civitanovese e specifici siti produttivi a Montecosaro dove sono ancora attive fonti di inquinamento dell’acqua, l’allarme dovrebbe essere altissimo. Lo studio è approfondito e ci riguarda, poteva essere pubblicato, commentato e attualizzato solo se i nostri amministratori avessero un atteggiamento non ideologico se non negazionista. Non lo hanno fatto e crediamo non lo faranno”. Intanto Citt@verde ha inviato una copia dell’indagine al Sindaco e all’assessore Nicoletti perché “sappiano orientarsi e polemizzare con cognizione di causa”.