CITT@VERDE: BENE L’ITER INTRAPRESO, MA BISOGNA COPRIRE IL PANETTONE DI GHIAIA INQUINATA

panettone-inquinato-scopertoDa Citt@verde riceviamo e pubblichiamo:
“Perché a un mese dalle analisi Arpam il Panettone Inquinato è scoperto e pericolosamente in balia degli eventi atmosferici?
L’assessore all’ambiente ha annunciato la tanto attesa Conferenza dei Servizi al Ministero dell’ambiente per l’esame e l’approvazione del progetto di Bonifica del Panettone Inquinato e non solo. Ne prendiamo atto positivamente.
Sono anni che il centro destra ha tentato con diverse soluzioni per altro tutte naufragate in sede progettuale e nei contenziosi legali con la quale si opponeva alle decisioni della Conferenza dei Servizi che intestava al Comune l’onere della Bonifica di cancellare bonificando quello scempio.
Oggi sembra che la soluzione sia prossima. Evidentemente anche le nostre pressioni alle quali il centro destra rispondeva con minacce di querele sono servite.
Detto questo però occorre che non si abbassi la guardia sulle misure attive di messa in sicurezza con le quali il Panettone Nero è da anni interessato.
Infatti, Il deposito  è stato interessato circa un mese fa da una attività di caratterizzazione della Ghiaia   da parte di Arpam la in quanto è in elaborazione e in fase di autorizzazione un progetto atto a separare la  parte inquinata da quella non contaminata.
Per questa operazione si era reso necessario togliere la copertura del telo impermeabile che nelle operazioni di MISE erra stato posto a protezione del deposito e delle matrici ambientali.
Nelle operazioni di MISE quella copertura era e resta parte integrante dell’intero intervento. Un intervento che mirava  ad isolare la ghiaia inquinata da tutte  matrici ambientali in quanto trattasi di inquinamento da IPA e quindi  un inquinamento potenzialmente cancerogeno.
A circa un mese dalle indagini il Panettone inquinato è stato lasciato ingiustificatamente  scoperto e in balia degli eventi atmosferici e pericolosamente prossimo a quanti praticano il molo sud e  il tratto di lungomare sud.
Lasciare scoperto il deposito significa concretamente vanificare quelle operazioni di MISE che fra l’altro sono costate  al nostro Comune centinaia di migliaia di euro. Per questi motivi si rende urgente la rimessa in opera della copertura impermeabile anche perché le intemperie possono far “tracimare” gli inquinanti e aumentarne il potenziale di pericolosità.”

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