CITTADINANZA ATTIVA: “POVERTA’ A CIVITANOVA…PARLIAMONE MA SERIAMENTE”

povertaDa Cittadinanza Attiva riceviamo e pubblichiamo:

I coordinatori di Cittadinanza Attiva vorrebbero affrontare il tema della povertà a Civitanova Marche sopratutto dopo la comparsa, nel sito Civitanova Speakers’ Corner, di un sondaggio al quanto strano promosso da un esponente della destra locale. Anche diversi comunicati stampa, promossi dalla portavoce dell’ex assessore Ciarapica, molto attiva nel sito, ci lasciano perplessi nonché amareggiati da come viene affrontato e cavalcato un tema così scottante e delicato come la povertà. Per alcuni esponenti della destra locale la povertà è un argomento che, solo dopo la sconfitta elettorale inaspettata, diventa priorità assoluta mentre, prima, faceva parte di una di quelle cose poco rilevanti. Vorremmo noi, invece, fornire dei dati riguardanti le situazioni di povertà cittadina.
Forniti dall’Assessore ai servizi sociali – Antonella Sglavo – i dati sono i seguenti :
povertà dal 1-1-2012 al 31-10-2012
– 93 casi di contributi economici evasi
– 36 casi di contributi economici in corso di espletamento per un totale di 129 situazioni di disagio economico familiare. Fra questi ultimi spiccano le situazioni di morosità con le utenze primarie e  14 situazioni di sfratti esecutivi con richiesta di intervento per nuove locazioni.Il gruppo G.V.V ( gruppo volontariato vincenziano ) segue circa 60 famiglie con l’erogazione MENSILE di un pacco alimentare. Il gruppo Caritas S. Marone segue circa 40 famiglie con l’erogazione MENSILE di un pacco alimentare. NON SONO PRESENTI STRUTTURE DI PRIMA ACCOGLIENZA SUL TERRITORIO CIVITANOVESE e non sono calcolati i cittadini non aventi residenza anche se con cittadinanza ed i cittadini spovvisti sia di residenza che di cittadinanza. Questi dati, come a primo impatto si può intuire, sono sottostimati e presentano delle criticità poco più che scandalose. Una città come Civitanova Marche NON ha un centro di prima accoglienza e NON ha strutture pubbliche a cui potersi rivolgere se, disgraziatamente, si entra nella fascia di povertà. Nel nostro territorio sono presenti famiglie in situazioni di fortissimo disagio economico e sociale ma, fino ad ora, nessuno si è mai occupato di programmare interventi strutturali per arginare il fenomeno. Ora la destra scopre la povertà e rilancia la guerra tra poveri. Quando i rappresentanti del centro-destra ( ora meno centro e più destra con l’entrata di qualche esponente nel movimento di Storace ) propongono sondaggi per dare delle priorità agli interventi in sostegno degli individui in difficoltà,non fanno altro che accendere il fuoco del populismo e cavalcare le digrazie altrui, senza minimamente preoccuparsi di valutare le situazioni in cui versano gli individui, tutti, presenti sul nostro territorio. Quando la destra vuole legalità e proclama la volontà di uno stato di polizia per arginare i fenomeni di micro-criminalità,  non fa altro che dimostrare la sua superficialità sulla tematica della povertà, non valutando globalmente il fenomeno che, purtroppo, è in stretta correlazione con la sicurezza cittadina. Ricordiamo inoltre che, i dati partono dall’inizio dell’anno quando il Ciarapica era ancora Assessore ai servizi sociali e quindi ci chiediamo: cos’ha fatto lui per arginare il fenomeno povertà in città visto che, in 5 anni, non si è mai prodigato per attuare piani pubblici in sostegno delle famiglie indigenti ma ha delegato tutto alle associazioni di volontariato ?

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