CIARRAPICA, “LA DEMOCRAZIA PARTECIPATA SECONDO L’AMMINISTRAZIONE CORVATTA”

Da Fabrizio Ciarrapica riceviamo e pubblichiamo:

Con grande rammarico constatiamo come, nella sostanza, nessuna azione politica seria, di risposta alle esigenze esplicitate dai cittadini, è stata promossa dall’amministrazione Corvatta, se non ripetuti convegni e manifestazioni che possono essere utili solo se accompagnati da azioni concrete altrimenti rischiano di divenire inutili vetrine per i politici. Tra l’altro con quali costi per l’Ente e quindi per le tasche dei civitanovesi?

Difficile nascondere di fatto, il flop di eventi come la fiaccolata contro la violenza sulle donne (1.000 euro spesi), o il convegno per la soluzione del disagio Rom (700 euro spesi) che sembrerebbero rappresentare una delle poche attività che l’attuale Giunta sia capace di promuovere oltre che a distruggere quanto faticosamente costruito negli anni passati. Allora sarà leggittimo o nò chiedersi se queste sono le priorità che la neo Amministrazione ha intercettato? Sono queste le risposte date alla città sulla questione dei bivacchi per il centro, sulla situazione della stazione ferroviaria oramai zona off-limit e inaccessibile? Ma i costi più alti pagati dalla collettività, verranno dalla mancata approvazione della variante all’area Ceccotti che poteva rappresentare uno strumento immediato di risposta intelligente nell’ambito di uno sviluppo urbano positivo, per promuovere la crescita economica, l’inclusione sociale e la riqualificazione ambientale. In termini concreti L’AMMINISTRAZIONE CORVATTA HA DETTO NO a : 1500 posti auto, tre ettari di verde pubblico, stazione per pulman, recupero della fornace Ceccotti; L’AMMINISTRAZIONE CORVATTA HA DETTO SI invece: alla perdita di una chanche di sviluppo e di risposta ai problemi della città, al rischio concreto di doversi imbarcare in una causa da 20 milioni di euro di risarcimento ai legittimi proprietari dell’area, ovvero ha preferito il niente, in quanto non ha previsto nessuna soluzione alternativa. L’ennesimo risultato negativo che si aggiunge allo smantellamento di Popsophia e Cartacanta, alla chiusura di istituzioni come la Sala Ciarrocchi e l’Accademia delle Belle arti e a breve dell’Azienda Rossini, per non parlare poi della minaccia che incombe sull’edificio San Silvestro di essere convertito da centro giovanile, in comunità di pronta accoglienza per i senza dimora. E’questo il risultato della democrazia partecipata? Non penso i civitanovesi vogliano e meritino questo.

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