CIARAPICA NELLA RETE DEGLI “SGOMBERI”

Giunta Ciarapica in tilt sulla politica degli sgomberi. La destra, che è social, invece di emettere ordinanze ha esordito con un sms, ma siccome la priorità non era liberare dai nomadi il lungomare ma rimuovere dalla poltrona la direttrice della Pinacoteca, un messaggio whatsapp è stato il primo provvedimento varato per sgomberare la Bruni. Il diavolo ci ha messo lo zampino ed è finito al destinatario sbagliato, così la direttiva è rimasta in gozzo all’ufficio rimozione e Ciarapica per smarcarsi dall’imbarazzo ha dichiarato: “è un fatto tra privati e in ogni caso la colpa è di Corvatta”. C’è un altro sgombero che impegna in questi giorni Ciarapica e anche questo non riguarda i rom, ma il comandante dei vigili urbani. Scartata l’arma dell’sms, il sindaco sta ascoltando consigli…”Benigni”. Da Numana vengono distribuite direttive militaresche contro Vignoni e contro i rom, mentre il neo assessore alla sicurezza, il leghista Cognigni, non potendo indossare l’elmetto perché gli rovinerebbe la chioma, ha contattato Salvini per sondare la disponibilità di usare una ruspa lumbard contro le roulotte. Gli hanno risposto inviando un set di felpe. Ciarapica ha fatto sapere che è tutta colpa di Corvatta. Per parte sua l’assessore al turismo ha il cruccio di organizzare un’estate nazional popolare. Pare che l’unica band con date ancora libere siano i Nomadi, ma la destra è insorta e Fratelli d’Italia ha commissionato manifesti contro la musica tzigana. Ciarapica ha allargato le braccia e dichiarato ‘è colpa di Corvatta’, poi ha irradiato un video sulla città per annunciare lo sgombero dei nomadi, ma ha ordinato lo ‘sgombro’ e la marineria in massa ha risposto inviando cassette di pesce a Palazzo Sforza. I rom in tutto questo sono rimasti sempre al loro posto. Identificati dai carabinieri, hanno risposto: “ci avvaliamo della facoltà di non rispondere”.

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