CENTRO STUDI CIVITANOVESI, IL COMUNE SI RISPARMI I TONI TRIONFALISTICI

logocsc“Rompiamo il tradizionale riserbo che ci ha sempre contraddistinto, per replicare alle scorrette informazioni diffuse a mezzo stampa in merito alla lite giudiziaria che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso contro il CSC. Il travisamento dei fatti con cui l’intera vicenda è stata proposta alla cittadinanza rende necessario un intervento chiarificatore con lo scopo di fornire un’informazione obiettiva, scevra da attacchi personali cui la Pubblica Amministrazione non dovrebbe dare spazio. Come è noto il CSC si è costituito spontaneamente nel 1986 ed il Gruppo di Studiosi di Storia Locale che lo formavano ha goduto dell’ospitalità e del sostegno della Biblioteca Comunale in attuazione della sua missione di diffusione e promozione della cultura, propria di tutte le strutture bibliotecarie. Gli incontri e l’attività organizzativa di questo insieme volontario di persone erano da allora verbalizzati informalmente a mo’ di pro memoria e come sunto di ogni riunione: nessun documento di notevole interesse storico-culturale, dunque, ma la semplice rendicontazione delle discussioni. Orbene, a distanza di oltre 25 anni dalla nascita dell’Associazione, l’Ente Comunale, nella fattispecie, rivendica la proprietà di quei verbali pretendendone la restituzione, nel presupposto, ancora da dimostrare, che il CSC sia un organo ufficiale della Pubblica Amministrazione e che i verbali in questione costituiscano un bene pubblico ed addirittura un Bene Culturale! Per ottenere la consegna dei verbali il Comune di Civitanova Marche ha intrapreso un’azione giudiziale, per ora solo in sede cautelare, a seguito della quale il giudice ha semplicemente disposto la custodia temporanea degli stessi presso i locali della Biblioteca, nel presupposto che i medesimi ivi siano più sicuri, presupposto che evidenti lacune a livello conservativo, presunti smarrimenti e reiterate effrazioni con piccoli furti dovrebbero mettere seriamente in discussione…(cfr. Civitanovalive https://www.civitanovalive.it/?p=7873)
Nulla è stato detto in merito alla proprietà dei medesimi, trattandosi di questione che dovrà essere affrontata in sede di merito, ove si dovrà procedere con “un’istruttoria ampia e complessa”, in un procedimento certamente più lungo e dispendioso per il contribuente. Il Giudice ha respinta come inammissibile la richiesta del Comune di condannare il Centro Studî al pagamento delle spese processuali, né si è espresso nel merito di tutte le altre contestazioni avanzate dal Comune. In attesa dunque che l’autorità giudiziaria stabilisca chi sia effettivamente proprietario e legittimo detentore dei verbali, per ora la loro conservazione è stata temporaneamente affidata alla Biblioteca Comunale. Auspichiamo che nelle more del giudizio di merito Biblioteca e Comune si limitino ad affrontare la complessa questione solo in termini giuridici nelle opportune sedi, evitando spettacolarizzazioni propagandistiche rispondenti ad interessi privati del tutto velleitari, sotto le mentite spoglie della difesa dell’interesse pubblico.”

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