CENTRO PER L’AUTISMO: OLTRE AL DANNO LA BEFFA DEL TRASFERIMENTO? IL CASO PAOLO RICCI

Mentre l’amministrazione comunale è impegnata in interminabili discussioni su questioni lontane dai reali problemi della città, il futuro del progetto per il centro per l’autismo (promesso dal Sindaco e dalla Capponi più di 5 anni fa e poi di nuovo sempre prima delle ultime amministrative) rischia di sfuggire dalle mani di Civitanova. L’Asp Paolo Ricci, che da anni rappresenta un punto di riferimento per tante famiglie con persone affette da un disturbo dello sviluppo neurologico attende da tempo (5 anni, avete letto bene 5 anni), una variante urbanistica per realizzare una struttura adeguata su un terreno di sua proprietà.

Ultimamente la variante era stata già portata in Commissione Urbanistica, dove erano stati richiesti ulteriori approfondimenti. Successivamente, ad agosto 2024, si era svolto un incontro presso l’istituto Paolo Ricci, alla presenza della maggioranza (senza Sindaco, senza assessore Capponi e senza Fratelli d’Italia), della minoranza, dei tecnici e del Consiglio di Amministrazione dell’Ente. Un’occasione in cui si era ribadita l’importanza dell’intervento e la necessità di procedere senza ulteriori ritardi. Eppure, da allora, tutto tace o meglio uscirono sulla stampa i Fratelli d’Italia con Pantella per esprimere contrarietà al progetto di una variante ritenuta eccessiva.

Il progetto, che inizialmente aveva ricevuto un parere favorevole unanime da tutta la maggioranza dell’Amministrazione con una delibera del 2021, è rimasto dunque bloccato, nonostante gli studi tecnici, i confronti con gli enti competenti e le richieste pressanti delle famiglie coinvolte. Ora si rischia che il centro per l’autismo venga realizzato altrove, in un altro Comune che ha già manifestato la propria disponibilità ad accogliere il progetto. Nella lettera inviata al Sindaco, il Presidente (nella foto) e il Consiglio di Amministrazione dell’Ente (stessa maggioranza di centro destra che governa il Comune) ha chiarito che, in assenza di risposte concrete entro 30 giorni, verranno valutate alternative fuori da Civitanova.
Il Paolo Ricci dipende dal Comune, dal Sindaco e tutto questo dimostra l’incapacità di risolvere i problemi da parte della maggioranza che appare come l’armata Brancaleone: gli uni contro gli altri e tutto rimane fermo.
L’opposizione chiede che il tema venga affrontato immediatamente e risolto senza ulteriori indugi. È inaccettabile che un progetto di tale importanza venga ignorato per divisioni e beghe interne alla maggioranza e lasciato in un limbo burocratico.

Il tempo delle scuse è finito: l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità e trovi una soluzione immediata. Se il centro per l’autismo non verrà realizzato a Civitanova, sarà una sconfitta per l’intera città e un segnale devastante per le famiglie che ogni giorno lottano per garantire ai loro figli un futuro migliore. Dopo 5 anni è avvilente. Stiamo parlando di famiglie che devono ogni giorno affrontare gravi problemi e che ora debbono addirittura venire a conoscenza di una lettera che intima al Sindaco di rispondere entro 30 giorni altrimenti il Centro per i casi gravi di autismo verrà realizzato in altro Comune: ”L’Ente Paolo Ricci ha avuto contatti con altre Amministrazioni che si sono rese disponibili a concedere delle aree per la realizzazione del medesimo
progetto sul loro territorio”.

Sarebbe il trionfo dell’assurdo visto che abbiamo terreno, competenza, finanziamenti e non si fa perché il Comune non decide. Incredibile ma vero.

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