Chiuso quasi all’alba il consiglio comunale che doveva decidere in merito all’accoglimento o meno delle osservazioni pervenute rispetto alla variante adottata dalla precedente amministrazione Mobili sull’Area Ceccotti. Come già annunciato nei giorni scorsi anche attraverso l’assemblea pubblica all’Ente Fiera la maggioranza vota compatta il rigetto della variante a seguito dell’accoglimento, anche parziale, di alcune osservazioni che modificavano il contenuto della variante stessa in maniera sostanziale. Un voto indispensabile per poter pensare a qualsiasi progetto futuro sull’area diverso da quello finora prospettato.
Si riparte quindi con l’amministrazione Corvatta chiamata ad iniziare un lavoro di urbanistica partecipata con la città e con i soggetti portatori di interessi in quell’area. Contatti già da tempo avviati con i proprietari, dettisi disponibili a valutare anche progetti diversi dall’attuale. Già data qualche indicazione in aula in merito alla volontà dell’amministrazione di sviluppare la chiara vocazione a servizio per la città della Ceccotti, con parcheggi, verde e servizi, nonché la destinazione dell’area della vecchia fornace a spazio culturale.
“L’impegno verso la città -ha dichiarato Francesco Micucci, assessore all’Urbanistica- è di sviluppare il progetto in tempi ragionevolmente brevi, compatibilmente con la normativa vigente, per riqualificare un’area strategica per il centro. La giunta e la maggioranza quindi mantengono la loro parola di rimettere mano al piano con un primo passo fondamentale. Stride in questa vicenda il voto contrario del M5S che paradossalmente, dopo tutti i proclami dei giorni scorsi, non vota la proposta di rigettare la variante ed aprire un conseguente percorso di urbanistica partecipata, non astenendosi neanche, ma addirittura votando col consigliere Pucci insieme al centro destra e con la consigliera Emiliozzi uscendo dall’aula, rinunciando ad esprimere una qualsivoglia posizione ufficiale e denunciando una confusione di intenti allarmante. Ed ora -conclude Micucci- al lavoro”.