Dalla mezzanotte di domani, il presidente dei Radicali delle Marche Matteo Minardi e altri due esponenti del movimento cominceranno uno sciopero totale della fame e della sete di 24 ore, per chiedere, insieme a Marco Pannella e altri 1.500 cittadini italiani, la convocazione straordinaria urgente del Parlamento sulla situazione delle carceri e della giustizia. “Con una giustizia bloccata da nove milioni di processi pendenti, da una prescrizione di massa e di classe, che vede 200.000 processi all’anno cadere nel vuoto – afferma Mainardi – l’Italia non riesce ad attirare investitori stranieri, che possano creare lavoro e capitali nel Paese”. Per i Radicali è la giustizia “il nodo principale dei problemi italiani: l’unico modo per superare questo ostacolo è un’assunzione di responsabilità da parte della politica per la depenalizzazione di reati minori, le liberalizzazioni e legalizzazioni ma soprattutto, nel breve termine, la responsabilità di un’amnistia che porterebbe all’estinzione di una grande mole di processi pendenti”. Stando ad una nota del movimento, anche la direttrice della casa circondariale di Pesaro farà un giorno di sciopero della fame domani, in segno di solidarietà.