CALDO: A OSIMO CIMICI INVADONO ABITAZIONI, CERCANO FRESCO

Anche la cimice dell’olmo patisce il caldo di questa estate rovente. Dalle chiome degli olmi e degli altri alberi urbani, suo habitat naturale, cerca refrigerio con migrazioni di massa verso le abitazioni (soprattutto quelle dotate di impianti di climatizzazione), dove si annida negli infissi di porte e finestre. Un fenomeno eccezionale, sperimentato in questi giorni dagli abitanti di Osimo, letteralmente invasa da questo insetto lungo fra i 4 e i 7 mm, tanto che l’amministrazione comunale ha diffuso una nota per tranquillizzare i cittadini, che tempestano di telefonate l’Ufficio Ambiente sollecitando disinfestazioni.  L’insetto “non è classificabile come patogeno per le piante sulle quali vive – spiega la nota – non le danneggia, e soprattutto non è dannoso per l’uomo o gli animali, nonostante l’oggettivo disagio che reca per la sua propensione ad invadere gli ambienti domestici e per il cattivo odore emanato dagli esemplari schiacciati”. Conseguenza quest’ultima di un “meccanismo di difesa comune a moltissimi altri insetti”.   “Eventuali punture o irritazioni cutanee non sono attribuibili alla cimice dell’olmo, ma ad altri insetti o fattori abiotici presenti in ambito urbano”. “Intervenire oggi sulle piante – fa sapere il Comune – non potrà dare alcun risultato, e un intervento antiparassitario effettuato in via sperimentale si è rivelato inefficace, visto che l’effetto è durato meno di 24 ore”. Inutile pure qualsiasi trattamento delle chiome degli olmi, perché ormai le cimici hanno cambiato ‘casa’, vivono fra noi.

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