BALNEARI: PDL, PD E UDC, DECRETO SU CONCESSIONI NON VA BENE

stabilimenti-balneari-“Il decreto per il riordino delle concessioni demaniali che sta circolando, così com’è, non va bene”. A sostenerlo sono i parlamentari Sergio Pizzolante (Pdl), Elisa Marchioni (Pd) e Amedeo Ciccanti (Udc).   “Nel merito – spiegano – è debole sulle premialità e sul riconoscimento del valore dell’impresa. Ma al di là del merito, abbiamo ribadito al ministro Gnudi quanto gli avevamo comunicato nei giorni passati: occorre fare i conti con la nuova legge spagnola. In Spagna, pur partendo da una situazione molto diversa rispetto all’Italia, le concessioni -come previsto dal decreto del Governo- potrebbero essere rinnovate senza evidenza pubblica, per ragioni di tutela ambientale e delle coste e per la salvaguardia del patrimonio immobiliare e imprenditoriale. Il tutto, per il momento, senza parere avverso del commissario europeo alla Concorrenza, che, per l’Italia, ha avviato una procedura di infrazione e si è più volte espresso contro ogni ipotesi tesa ad evitare le evidenze pubbliche. Neppure per ragioni che attengono agli investimenti, ai valori commerciali creati dalle imprese e ai servizi di pubblica utilità che le stesse garantiscono (sicurezza, ambiente, salute, etc)”.     Per queste ragioni i tre esponenti parlamentari chiedono al ministro Gnudi di non presentare il decreto nel prossimo Consiglio dei Ministri. “Per queste ragioni – affermano i tre esponenti di Pdl, Pd e Udc – abbiamo ribadito al ministro la necessità di non presentare il Decreto nel prossimo Consiglio dei Ministri, per tornare ad un confronto con l’Europa e per poter avviare un’analisi tecnico-politica con le associazioni di categoria. Perché deve essere chiaro, ciò che dovesse essere concesso alla Spagna non potrà non essere consentito all’Italia”.     “Il ministro – concludono Pizzolante, Marchioni e Ciccanti – ha dichiarato che non presenterà il decreto al prossimo Consiglio dei ministri e che ha già pianificato, nei prossimi giorni, una missione a Bruxelles per valutare, sulla base anche delle ultime novità, ogni possibile misura a tutela di questo fondamentale settore economico”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *