Proseguono ad ampio raggio le indagini sullo scoppio avvenuto nel quartiere di San Gabriele dove è stata data alle fiamme un Lancia Ypsilon parcheggiata sul ciglio della strada in via Lucania di proprietà di una donna S. P., residente a San Marone, ma generalmente usata dalla madre. Ad alimentare sospetti, il fatto della presenza di un doppio innesco, nella parte posteriore e in quella anteriore della vettura. Le fiamme sono divampate attorno alle 3.10 e a provocare la botta è stato lo scoppio un tombino, saltato per aria perché il carburante versato sulla macchina è colato lungo il ciglio del marciapiede, si è infilato nella conduttura fognaria e ha fatto saltare in aria come un tappo la copertura in ghisa di un tombino dalla parte opposta della carreggiata.
La donna che è originaria della Calabria, ma da una ventina di anni residente a Civitanova, sentita dai carabinieri, ha escluso che dietro al gesto ci possa essere un atto intimidatorio o di vendetta. «Siamo gente tranquilla, mai avuto un problema. Inspiegabile questa cosa che è accaduta. Penso a una bravata, certo però non si può stare tranquilli» ha detto la signora.
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