AUMENTO DEL 50% DEL COMPENSO DEI REVISORI. PER I CONSIGLIERI FRANCO E ROSSI UNA DECISIONE SCANDALOSA

L’aumento del 50%, approvato ieri sera in Consiglio, del compenso annuo per i Revisori dei conti non è andato proprio giù agli esponenti dell’opposizione. Per il consigliere del Pd Mirella Franco “l’aumento del 50% fatto passare come adeguamento richiesto da una Legge del 2018 in questo periodo storico/economico, come rispetto della propria dignità professionale, è scandaloso. 

Non meno forte il commento del consigliere di Civitanova cambia Pier Paolo Rossi che con un accento sarcastico commenta le risposte date dagli esponenti di maggioranza a giustificazione di tale scelta  “Per l’assessora Belletti – scrive Rossi – è stato un atto dovuto per “l’importanza ed il decoro della professione”, per il consigliere Garbuglia invece, che si appella al principio dell’equo compenso, il giusto indennizzo per “10 anni di mole di lavoro non riconosciuta e di aumento delle responsabilità”.Il compenso annuo per i Revisori dei conti passa da 11.550 a 17.325 euro per il Presidente e da 7.700 a 11.550 euro per i componenti. “Un aumento – scrive Rossi – da definire scandaloso se pensiamo ai tempi che corrono e al periodo storico drammatico che attraversa economicamente e socialmente il Paese. C’è addirittura chi, come il consigliere Pizzicara, definisce l’aumento, 13.000 euro annui circa, una cifra infinitesimale nel calderone milionario del bilancio comunale; evidentemente Pizzicara non soffre, come molti piccoli imprenditori e commercianti che hanno visto ridursi i propri introiti drasticamente, degli strascichi della pandemia: strano, visto che gestisce locali notturni.”
Per Rossi però “l’aumento votato da questa maggioranza è ancora più scandaloso se si pensa al fatto che è stato sollecitato alla Giunta dagli stessi Revisori i quali, nominati dal 2018, non sono quasi (forse una volta!) mai stati presenti in Consiglio come più volte evidenziato, in aula, in fase di approvazione di bilancio dal sottoscritto e dai altri consiglieri; se si pensa al fatto che questi signori hanno, lo scorso anno, legittimato nella loro relazione dei numeri di bilancio diversi da quelli che poi sono stati inseriti nei documenti ancora oggi pubblicati nel sito del comune (nonostante sia stata evidenziata questa incongruenza ad oggi non sappiamo quali siano i dati giusti!); che sempre gli stessi non si sono accorti e non hanno evidenziato nelle loro relazioni che i documenti obbligatori di programmazione (DUP) venivano, in modo anomalo, approvati in Consiglio contestualmente all’approvazione del bilancio o che sono mancati (non sono messi a disposizione) alcuni atti propedeutici all’approvazione del bilancio stesso; che sempre loro non evidenziano una errata applicazione, continuativa, del Fondo Pluriennale Vincolato né la illegittima realizzazione di opere pubbliche in esercizio provvisorio; che questi signori sono gli stessi che, ad una formale richiesta di chiarimenti riguardanti documenti di bilancio, rispondono in premessa a dei consiglieri comunali che “… il Collegio dei Revisori dei Conti è un organo tecnico e non politico quindi a disposizione dell’intero Organo Consiliare”, sottintendendo come non fossero dovuti a dare risposte ai singoli consiglieri comunali.”
Rossi poi spiega che l’adeguamento, legittimato da una legge del 2018, non è obbligatorio, ma nel caso di Civitanova sia stata una precisa scelta della Giunta.
Infine Rossi chiede se l’aumento sia legittimo. “Il Segretario Morosi e l’Assessora Belletti sono certi che l’adeguamento non sia invece permesso solo contestualmente ad una delibera di nomina del Collegio e non “in corso” come è stato fatto in questa occasione? Mi piacerebbe avere una risposta perché in caso contrario chi ha votato favorevolmente potrebbe rispondere di una approvazione illegittima”.

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