Ieri mattina un uomo di circa 50-55 anni, alto circa 1,75, corporatura normale, capelli corti brizzolati, si è presentato presso un’abitazione di Macerata, dicendo alla padrona di casa – una donna di 78 anni – di essere un impiegato delle Poste e che nell’ultimo periodo uno degli sportelli aveva elargito delle pensioni, pagandole con banconote false. Per questo motivo ha chiesto alla signora di mostrargli tutte le banconote che aveva in casa. Ben vestito e con un tesserino con foto appuntato sulla giacca, dopo avere ‘insegnato’ alla donna i vari modi con cui verificare l’autenticità della cartamoneta, ha preso in consegna circa 2.000 euro in contanti e le ha esaminate. Poi ha messo le banconote in una busta consigliando alla donna di recapitarle presso uno sportello delle Poste Italiane e se ne è andata. ma quando lei, insospettita, ha aperto la busta, dentro c’erano solo fazzolettini di carta. Il fatto è stato denunciato alla polizia. Dunque occhi aperti e non soltanto a Macerata. A Civitanova vari episodi del genere erano stati segnalti nei mesi scorsi dove ad andare in giro non era stao un dipendente delle Poste ma falsi addetti dell’Enel. La Questura ricorda ai cittadini di non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità e di verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati. Nessun dipendente di Poste Italiane o altri enti – sottolinea – ha l’incarico di recarsi presso le abitazioni private per indurre le persone a consegnare denaro, per controllarne l’autenticità o per proporre investimenti. In caso di dubbio, è sempre possibile chiamare il 113.
