Il debutto stagionale della Civitanovese (nella foto di Fabio Burgio) in impegni ufficiali è avvenuto come si sa a Montegranaro per via della squalifica del Polisportivo. Gara nella quale sono emersi dei chiaroscuri inevitabili in quanto la formazione rossoblu non è ancora nella sua completezza. Sta di fatto che la società sta procedendo oculatamente per realizzare un assetto competitivo seguendo un sano percorso di spese. Non sorprende, quindi, che in occasione del debutto contro la vivace formazione fidardense, anche per via di qualche infortunio, Mecomonico si sia trovato nella necessità di schierare più under rispetto ai quattro previsti. Ad un certo punto della gara, difatti, la Civitanovese, che ha giocato con il lutto al braccio nel ricordo di Giovanni Manari (stamani ci sono i funerali), in campo c’erano sei under, il portiere Agresta (‘96), i due esterni di difesa: Ficola (’97) e Mioni (’94), i due centrocampisti Bensaja (’95) e Vinieri (’96), l’esterno trequartista Ruzzier (’84). Giovani indubbiamente bravi tanto che Ruzzier è stato l’autore del pareggio che ha consentito alla Civitanovese di approdare alla lotteria dei calci di rigore, ma pur sempre con qualche lacuna in termini di esperienza. Sicuramente, quanto prima ci sarà qualche novità. Ne deriva che la Civitanovese ha giocato con un centrocampo non sufficientemente adeguato a sostenere le prestazioni di Degano e Amodeo sulla cui bravura di attaccanti non si può certamente dubitare.
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“Si trattava del primo impegno ufficiale – ha commentato a fine gara Mecomonaco -: sinceramente sono contento di come sono andati i ragazzi, anche se sapevo che ci sarebbe stata qualche difficoltà. Ad esempio, sotto il profilo del gioco: nella prima parte non mi è piaciuto il continuo ricorso ai lanci lunghi, mentre negli ultimi 25’, migliorando il fraseggio, abbiamo pareggiato meritatamente e rischiato la vittoria. Nonostante fossimo in campo con moltissimi under, ho notato da parte loro e dei ragazzi più esperti una buona reazione: certo, dobbiamo lavorare ancora tanto, ma sono sicuro che per la prima di campionato, con qualche innesto nei punti chiave, saremo all’altezza. Inoltre, ho valutato molto positivamente l’ingresso in campo di Ruzzier, un calciatore brillante e di gamba: come suo solito, è entrato subito in partita ed alla fine dei conti si è rivelata una scelta azzeccata. Vincere queste partite, anche ai calci di rigore, dà comunque morale e serenità”.
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A Montegranaro si è giocato, com’era peraltro previsto, a porte chiuse, ma un gruppo di tifosi del Castelfidardo si è organizzato nel migliore dei modi e si è sistemato all’esterno dello stadio oltre la rete di recinzione. In quella pozione e in quel numero hanno fatto sentire benissimo il loro appoggio alla squadra, mentre da parte rossoblu solo qualche supporter si è intravisto nella parte alta della zona dello stadio. Questo aspetto non è passato inosservato all’assessore allo sport, Piergiorgio Balboni, che, beneficiando di un accredito speciale, ha potuto seguire la partita dalla tribuna ovviamente vuota, presenti i soli rappresentanti della stampa accreditati. “Devo proprio complimentarmi con i tifosi del Castelfidardo – ha commentato Balboni – per come si sono organizzati e per la correttezza del loro comportamento. I nostri, sono stati un po’ latitanti, ma ci rifaremo, sempre però nei limiti della correttezza sportiva e non sono il solo a raccomandarmi in questo, per evitare squalifiche che hanno il loro peso”. Allora ragazzi, tanto tifo ma sempre nei limiti della correttezza sportiva, isolando e segnalando i possibili disturbatori che a volte si mescolano fra i tifosi locali per recare danno alla società e alla squadra.
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La Civitanovese continua ad allenarsi a Civitanova Alta: un’esigenza che deriva dal fatto che il manto del Polisportivo è sotto cura e sono stati spese fior di euro per rimetterlo in sesto, ma non solo perchè l’alternativa del sintetico Ciccarelli per il momento non è possibile. “Quando avremo completato la preparazione – ha difatti commentato Mecomonaco – gli allenamenti avranno luogo sul sintetico anche per creare un valido rapporto di vicinanza fra giocatori e tifosi”.
