ASSEMBLEA PD, ELETTO UN PRESIDENTE DELLA MAGGIORRNZA. NELLE MARCHE NIENTE ACCORDO TRA I PROTAGONISTI DELLE PRIMARIE

Si è svolta stamane l’Assemblea del Partito Democratico delle Marche, la prima dopo le Primarie che hanno visto prevalere Chantal Bomprezzi. Parola d’ordine del nuovo corso è “discontinuità”, fin dalla composizione della Segreteria, l’organo più vicino alla neo Segretaria, rinnovata al 100% e con un’età media molto bassa.

“Ho voluto anticipare la composizione della squadra di Segreteria per iniziare ad essere operativi il prima possibile – esordisce la nuova Segretaria Dem. Ci sono ragazze e ragazzi con esperienza ma giovani per un PD che deve tornare tra le persone”.

Nell’Assemblea, ospitata presso la Sala Conferenze della F.I.G.C in Via Schiavoni, il clima è stato cordiale e i lavori sono significativamente iniziati con 4 testimonianze di persone della società civile: “coloro – ha sottolineato Bomprezzi – che sono testimoni e vivono problematiche molto presenti nella nostra regione”.

I prossimi passaggi della Segretaria regionale saranno quindi sui territori con incontri in ciascuna provincia: “Saranno appuntamenti aperti ad iscritti e chi non lo è ancora. Questo Partito ha bisogno di ripartire dall’ascolto e dai fabbisogni dei territori”. Si partirà già sabato prossimo, 18 marzo, da Ancona che andrà al voto per confermare alla guida della città la coalizione di centro-sinistra.

Altre caselle, indispensabili per il pieno funzionamento del Partito, Chantal Bomprezzi li sceglierà strada facendo: “Lascerò aperta la porta per quella parte del PD che con Michela Bellomaria ha animato la competizione alle ultime Primarie. Vorrei si lavorasse insieme e che si dividessero le responsabilità e le molte soddisfazioni che, sono certa, verranno. Dobbiamo essere compatti per elaborare insieme la formazione della nostra proposta politica”.

Presidente dell’Assemblea è stata eletta Silvia Venerucci con 52 voti favorevoli, nessun voto contrario e 32 schede bianche.

“L’esito del voto – ha detto la Michela Bellomaria – ci consegna un risultato chiaro, forte ed inequivocabile: Chantal Bomprezzi ha vinto le primarie, quasi la metà degli elettori ha votato per la nostra mozione. Chantal è la nuova segretaria del partito democratico delle Marche, ed è la mia segretaria, perché per me il voto democratico dei cittadini è sacro, da cittadina e amministratrice. Io la riconosco come segretaria e la rispetto in questo ruolo consegnatole dai marchigiani e dalle marchigiane. Sono qui, pubblicamente, a mettere a disposizione il 47% dei consensi che ho raccolto alle urne, ed intendo farlo in una positiva ottica di collaborazione e di tensione unitaria, presupposto per una gestione unitaria. La necessità di tenere unito il partito al 100% è un’urgenza, anche suffragata dai numeri: il 26 febbraio abbiamo raccolto complessivamente poco più del 9% dei voti espressi dalla coalizione di centro sinistra alle ultime regionali. Questa percentuale certifica che c’è tanto da lavorare, che serve lo sforzo di tutti, di ognuno di noi, per mantenere unito, rafforzare e far crescere il PD. Io, la mia squadra, i miei sostenitori e coloro che hanno scelto la nostra mozione lo faranno: con lealtà, tenacia e spirito di collaborazione. Lo faremo rispettando il ruolo che i cittadini hanno consegnato a Chantal: sta alla segretaria e alla sua maggioranza, l’onere e l’onore di gestire il partito e di dettare la linea politica. Come nelle amministrative, chi perde, non entra in giunta ma può decidere di farlo successivamente, se c’ è condivisione su programma e proposte. Abbiamo più volte dimostrato che un PD unito, vince e convince. Abbiamo considerato il presidente dell’assemblea quella figura di garanzia che potesse plasticamente sancire l’inizio di questa necessaria e leale collaborazione, in quanto la vice presidenza offertaci non è contemplata dallo statuto. Un punto di caduta ragionevole, visto che anche a livello nazionale la nostra neo segretaria Elly Schlein e Bonaccini, il candidato appoggiato sia da me che da Chantal, hanno appena siglato questo accordo con cui Stefano Bonaccini sarà il presidente dell’assemblea. Da parte nostra, avremmo proposto un profilo, non divisivo, che avrebbe incarnato al meglio anche la necessaria transizione generazionale e la nuova linea politica nazionale. Avendo registrato, in merito, una distanza con la segretaria, abbiamo preferito e deciso di non presentare una candidatura che possa essere equivocata come tentativo di rottura. Noi  – ha psoseguito – vogliamo continuare a parlare di proposte, e non di ruoli: osservatorio permanente sulla #sanità, stati generali delle #areeinterne, un confronto strutturale con gli #operai ed i #sindacati sulle vertenze aperte nelle marche, tavolo con i territori interessati dall’alluvione e del cratere sismico, un focus sul trasporto pubblico. Dunque, siamo pronti a lavorare per il rafforzamento del PD Marche e per la costruzione dell’alternativa politica credibile alla destra che gestisce la regione,è questo che i cittadini di centro sinistra stanno aspettando e si aspettano da noi. Faremo la nostra parte, come sempre, con spirito di servizio e umiltà.


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