ARRESTATO DUE VOLTE ILLEGALMENTE DAI CARABINIERI, ORA CHIEDE UN RISARCIMENTO DA UN MILIONE DI EURO

Un operaio edile macedone di 43 anni sarebbe stato arrestato due volte illegalmente dai carabinieri di Senigallia nel 2010 per detenzione di cocaina, che invece era stata messa dagli stessi militari nella sua auto per incastrarlo. Per questo, tramite un legale, l’uomo ora chiede un risarcimento danni da un milione di euro a quattro militari, accusati a vario titolo anche di aver utilizzato droga per pagare informatori e di aver compiuto arresti illegali, redigendo poi falsi verbali tra il 2009 e il 2010.
Il macedone, che restò in cella complessivamente per due mesi, è stato poi assolto in due distinti processi dall’accusa di spaccio di droga. Nei guai per questa articolata vicenda, erano finiti cinque carabinieri. Uno di loro, Luciano Olivieri, che avrebbe confermato la falsità dei verbali d’arresto, ha patteggiato davanti al gup una pena di 18 mesi di reclusione. Il 43enne intenterà contro di lui una causa civile; contro gli altri militari – Massimo Prota, Simone Ubertini e Gennaro Idea – si costituirà invece parte civile al processo che inizierà il 4 aprile prossimo. Un quinto militare – Andrea Mecocci – accusato solo di falso ideologico, era stato invece prosciolto.

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