La società Depositi e vendite, proprietaria dell’area Ceccotti, si meraviglia che che la pubblica amministrazione non receda dal rivendicare i propri diritti. Se è pur vero che vi erano stati colloqui costruttivi, che nelle nostre intenzioni non vengono affatto cancellati dall’ordinanza firmata martedì, è anche vero che questi colloqui erano stati svolti nell’immediatezza della chiusura dell’area, eseguita “a freddo” con un preavviso virtuale di poche ore e senza che i responsabili legali della vicenda avessero potuto approfondire la situazione.
Nel momento in cui chi ha la responsabilità di amministrare e gestire la città si rende conto di avere delle buone ragioni per richiedere che l’area Ceccotti debba tornare al suo status quo ante, non può esimersi dall’esercitare le proprie prerogative e quindi manifestare quelle che sono le facoltà e le potenzialità del pubblico. Sono convinto che, una volta che con trasparenza si siano poste sul tavolo le rispettive esigenze e competenze, la discussione potrà realmente essere costruita efficacemente.
Vista l’intraprendenza dimostrata dalla ditta nel gestire la proprietà dell’area Ceccotti e la volontà dell’Amministrazione comunale di giungere finalmente ad una soluzione positiva per questa zona della città, sono fiducioso che sarà possibile confrontare le rispettive forti determinazioni per un esito positivo.
Di seguito il comunicato stampa a firma di Walter Montanari Amministratore di Depositi & Vendite S.r.l. a cui il Sindaco fa riferimento:
“L’ordinanza del Sindaco Corvatta giunge inaspettata ed inattesa nel mentre erano in corso trattative ed incontri volti alla risoluzione consensuale del problema. Al riguardo, la società aveva dato la più ampia disponibilità a riaprire il parcheggio durante il periodo delle festività natalizie, spostando la esecuzione di parte dei lavori al mese di gennaio, aveva altresì dato il proprio assenso a concorrere alla realizzazione delle previsioni di parcheggio previste nella variante al Piano Regolatore Generale, il tutto ovviamente in un quadro di certezze reciproche di carattere giuridico ed amministrativo e nell’obiettivo di assicurare sia la fruibilità che la sicurezza dell’area in oggetto.
Consapevoli di avere operato nel rigoroso rispetto delle leggi, nella correttezza formale e sostanziale degli atti, l’ordinanza emessa ci obbliga a verificare con i nostri legali gli atti da predisporre a tutela dei legittimi interessi della società. E’ chiaro che con questo atto si rischia di aggiungere a quelli già in essere nuovi contenziosi, dai tempi e dagli esiti quanto mai problematici. Seguiranno al riguardo ulteriori comunicazioni.”


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