APPROVATO IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: PERCHE’ IL LICEO SPORTIVO A CAMERINO

Da Massimo Montesi, Gabriella Winni Mazzoli e Daniele Salvi riceviamo e pubblichiamo:

Non si risolleva l’entroterra montano con l’assegnazione di un corso di studio superiore, tuttavia la scelta fatta dal Consiglio provinciale ha avuto anche il senso di dimostrare che la Provincia è vicina ai territori e in questo caso alla città di Camerino, che vive un momento particolarmente delicato. Il dibattito e la discussione che si è innescata sull’approvazione del piano di dimensionamento scolastico è stata segnata da eccessi, che dimostrano come sia sbagliato sopravvalutare le questioni esasperando i localismi. Il piano di dimensionamento scolastico, proposto dopo ampia concertazione dalla Giunta e che ha ottenuto il via libera della Conferenza provinciale delle Autonomie, delle forze sindacali e del Consiglio provinciale, fa i conti con l’esigenza di razionalizzare l’offerta formativa, dal momento che non siamo in una fase espansiva e che persino le manutenzioni ordinarie delle scuole sono a rischio. Al centrodestra che ha abbandonato l’aula diciamo che non si può votare contro l’aumento dell’aliquota sulla RCA, i cui proventi sono serviti anche per intervenire sull’edilizia scolastica, e poi sostenere che il piano non prevede interventi sulla sicurezza o su materie improprie rispetto alla natura dell’atto di programmazione. Ci vuole coerenza. Il Piano ha riguardato il dimensionamento degli istituti comprensivi e superiori, ha previsto un recupero del numero delle dirigenze scolastiche, ha dato facoltà di istituire nuovi indirizzi che siano sostitutivi e non aggiunti al numero d’indirizzi esistenti, ha fatto proprie le scelte dei Comuni in merito agli accorpamenti, ha prestato attenzione ai corsi triennali d’istruzione e formazione e all’alternanza scuola-lavoro. Per quanto riguarda la scelta d’istituire il Liceo Sportivo a Camerino si è tenuto conto delle linee guida regionali, delle indicazioni fornite dal Ministero e dall’Ufficio scolastico regionale e dell’istruttoria fatta dagli uffici provinciali. Il rispetto della graduatoria, nata dall’applicazione dei suddetti parametri, è venuto poi anche incontro ad una realtà che ha subito in questi ultimi tempi una serie di privazioni, afferibili al versante dei servizi giudiziari e scolastici.

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