“Le tenebre sono scese fra noi, ma il loro sangue non è stato versato inutilmente”. Sono le parole pronunciate dal vescovo di Macerata mons. Claudio Giulidori, che questa sera a Montelupone ha celebrato davanti a centinaia di persone i funerali di Paolo Marconi e Ada Cerquetti, i due coniugi di 83 e 73 anni massacrati il 30 settembre nel loro casolare da un rapinatore macedone, Alili Abdul, che li aveva derubati dei pochi gioielli appartenuti all’anziana. Nella Chiesa Collegiata erano presenti le due figlie delle vittime, Aldesina e Orietta, con i loro mariti e i figli, la sorella di Ada, e numerose autorità: il sindaco Giuseppe Ripani, il prefetto Pietro Giardina, il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, i vertici di carabinieri e polizia. “Il mistero della morte – ha detto Giuliodori nell’omelia – é parte del mistero della stessa esistenza umana. Di fronte a questo episodio bisogna trasformare i sentimenti di rivalsa in misericordia e cercare un rinnovamento profondo, come credo sia il desiderio di Paolo e Ada. Ci direbbero di farci coraggio e far sì che il loro sacrificio non sia stato vano, ma sia portatore di rinnovata speranza”. Il sindaco ha letto un messaggio di ringraziamento dei familiari rivolto a quanti sono stati loro vicini in questi momenti drammatici, e ha ringraziato i carabinieri, che hanno individuato nell’arco di poche ore l’assassino, ora rinchiuso in carcere.