Commercianti, gestori di locali, impiegati, volti noti del mondo della movida ed ora anche un sedicenne tra le persone coinvolte nell’inchiesta sul traffico di droga tra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio. Naturalmente, la posizione del sedicenne è stata stralciata ed è finita all’attenzione della Procura dei minori di Ancona. La droga era destinata a una clientela molto variegata, imprenditori, avvocati e calciatori ma anche operai e commesse. A 26 degli indagati è stato contestato lo spaccio in concorso di sostanze stupefacenti e a 12 il favoreggiamento per non avere ammesso alla polizia di avere acquistato la cocaina. Tre dei presunti spacciatori, debbono rispondere dell’accusa di tentata estorsione per avere tentato di sequestrare un auto ad un cliente che doveva pagare 2.700 euro per acquistare la cocaina. Intanto dalla difesa avvertono “Questa inchiesta difetta di riscontri oggettivi che siano direttamente riferibili alle responsabilità dei singoli. Gli inquirenti si sono limitati a fornire interpretazioni, opinabili, che in alcuni casi assumono i caratteri di congetture in ordine alle telefonate intercettate. Infatti mai gli indagati hanno parlato in modo equivocabile. L’ascolto delle intercettazioni e la lettura delle relative annotazioni ne sono l’esempio più evidente. I miei assistiti si stanno difendendo nella sede competente e attendono fiduciosi l’esito della vicenda giudiziaria, consapevoli della loro estraneità ai fatti così come contestati. In questo momento siamo cauti e ci appelliamo all’opinione pubblica al fine di evitare di emettere un giudizio che in questa fase sarebbe inevitabilmente sommario”.
