ANCHE DUE MARCHIGIANI NELL’INFERNO DI PARIGI

Due senigalliesi sono rimasti feriti nell’attentato al Bataclan a Parigi. Sono Massimiliano Natalucci, rimasto contuso, e Laura Appolloni, raggiunta alla spalla da un residuo proiettile. Natalucci lavora nel settore della ristorazione e vive per lo più all’estero (è stato 20 anni a Londra, e ora vive a Belgrado), mentre la Appolloni ha un negozio di tatuaggi a Senigallia.
Laura è riuscita a fuggire dal teatro Bataclan e a salire sul tetto, dove insieme ad altre 50 persone ha aspettato l’arrivo delle teste di cuoio “in silenzio” per timore che ci fossero altri terroristi. “Durante il concerto – ha raccontato al Gr1 – si sono sentiti gli spari. Erano due persone con le mitragliette, hanno sparato per 10 minuti ininterrottamente, avranno sparato 5000 proiettili e io ne ho preso uno. Anche se si stava bassi, raso terra, hanno sparato così tanto…”. “Io per fortuna stavo sotto il palco e sono fuggita passando dietro le quinte, sfondando le uscite di sicurezza e passando sui tetti. Io e un’altra cinquantina di persone, quindi non abbiamo vissuto l’incubo di dentro”, aggiunge.
“E’ stata una carneficina”, ha detto Natalucci, 45 anni, rimasto lievemente ferito a una gamba, quando è riuscito a mettersi in contatto con il padre Massimo intorno alle 3 della scorsa notte. “Ci ha raccontato che i terroristi erano a 4-5 metri da lui e che ogni tanto sparavano a qualcuno. Quando sono usciti è dovuto passare in mezzo a dei cadaveri” dice il padre all’ANSA.

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