“Da qualche parte c’è sempre l’oro, se scavi a fondo”. Questa massima del grande Moses Pendleton,papà dei Momix, da lo spunto alla nuova creazione portata in scena e ammirata ieri al Rossini: ALCHEMY.
Sul palcoscenico si svelano e si mescolano i quattro elementi, Acqua, Aria, Terra e Fuoco ammaliando chi guarda con suggestioni assolute che quasi ipnotizzano.
Sublimi ballerini, dalla forte fisicità, rendono compiuto uno spettacolo dove la multimedialità si sposa con la fantasia, la bellezza ed anche l’ironia.
Gli antichi alchimisti mescolando gli elementi cercavano di creare la sostanza perfetta, “l’oro” e molti di loro cercavano l’aiuto degli spiriti. L’alchimista Pendelton, con l’aiuto dei sui ballerini, mescola arte e suggestione, illusione e danza avendo come risultato un “elisir” che dell’oro ha lo splendore perfetto.
Componente fondamentale di tutte le creazioni di questo grande coreografo è la poesia; una poesia che articolando musica, movimento, colori, visioni, tecniche multimediali porta il pubblico a vedere cio’ che si nasconde dietro, “l’oro” di tante emozioni che altrimenti rimarrebbero nascoste.
Ancora una volta Moses Pendleton ci delizia con la sua capacità di evocare immagini surreali usando il corpo dei danzatori i costumi, le musiche, le luci e le ombre. Possiamo considerare questo coreografo la definizione stessa dell’ecletismo:ex campione di sci, laureato in letteratura inglese, fotografo, ballerino, ama moltissimo il nostro paese ed è a Milano che nel 1980 fonda i Momix, avanguardia innovativa e, fin dall’inizio, recettori di successi mondiali ad ogni spettacolo portato in scena. Per espresso divieto di Pendleto non esistono DVD dei suoi spettacoli: la poesia bisogna gustarla dal vivo.
Ancora una volta grazie a Civitanova Danza, all’Amat, ai Teatri di Civitanova e all’assessorato alla cultura e all’Amministrazione per questi momenti che possiamo gustare nella nostra città.