AL CFF LA STORIA DI PAOLO VILLAGGIO

Mio padre ha acciuffato la vita con ventisette mani. Ha avuto la fortuna di fare quello che voleva nella vita, ma ci ha anche messo del suo. Mi ha lasciato un grande insegnamento: quel che conta è la ricerca della felicità”. È un Paolo Villaggio intimo quello raccontato dalla figlia Elisabetta, ospite d’onore nella giornata di ieri del Civitanova Film Festival.
Alle cantine Fontezoppa, Elisabetta Villaggio ha presentato il suo libro Fantozzi dietro le quinte – Oltre la Maschera. La vita (vera) di Paolo Villaggio, che racconta tanti retroscena del ragioniere più famoso d’Italia. E soprattutto di chi si celava dietro questo personaggio.
Dopo l’uscita del primo film di Fantozzi – ha ricordato l’autrice – c’era gente che per strada fermava papà e sosteneva quanto quel personaggio fosse esattamente uguale a un collega o ad uno zio. A gente già conosciuta. Ma nessuno vuole ammettere che siamo un po’ tutti Fantozzi, un po’ tutti un Paperino sfortunato. Il fatto di riconoscere Fantozzi negli altri ci fa stare meglio”.
Quello di Elisabetta Villaggio è stata un dibattito alla scoperta non solo di un grande attore, ma di un grande uomo – tra inevitabili vizi e virtù – E di tutta l’arte che si cela dietro ad un interprete che ha fatto la storia del cinema.
La sera è quindi proseguita con la proiezione dei sei lavori di Marche in Corto, il nuovo concorso con le opere Made in Marche.
Tornando invece al programma, il Civitanova Film Festival prosegue questo pomeriggio, Giovedì 14 luglio, al bar-ristorante Cinciallegra, lungo la ciclabile del Castellaro, dove viene presentato il libro che parla di una delle serie italiane più avvincenti di tutti i tempi: Boris. Il libro si intitola Siamo tutti Boris e vengono a presentarlo al CFF gli autori Gianluca Cherubini Marco Ercole.
Si tratta della prima opera ad analizzare il fenomeno Boris. Attraverso interviste, curiosità, foto inedite e con il contributo di tutto il cast, vengono svelati i retroscena della serie, costruendo un vero e proprio backstage cartaceo. L’opera racconta la genesi della sitcom che in tre stagioni si è trasformata in un fenomeno di costume, grazie a un umorismo capace di mettere alla berlina la fiction italiana.
Alle 21.15 ci si dà di nuovo appuntamento all’Arena dei Pini (il verde attrezzato della Società Operaia, appena sopra le mura di viale della Repubblica), dove si recupera la proiezione del documentario Lo maro de Primo, rimandata martedì causa maltempo.
Girata a cavallo tra il 2020 e il 2021, la video intervista Lo maro de Primo, della durata di 16 minuti, è realizzata dai tre documentaristi dell’associazione Marche in Video Samuele Baccifava, Alberto D’Agostino e Daniele Casarola ed è il racconto appassionato che Primo Recchioni, tra le anime della marineria cittadina e apprezzato storico locale, dona a Civitanova Marche.
Quindi alle 21.30 c’è FuturaSi tratta di un’inchiesta collettiva svolta da Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher che ha lo scopo di esplorare l’idea di futuro di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni incontrati nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia. Ne viene fuori un ritratto del Paese osservato attraverso gli occhi di adolescenti che raccontano i luoghi in cui abitano, i propri sogni e le proprie aspettative tra desideri e paure.
Ricordiamo brevemente anche gli appuntamenti di domani, Venerdì 15 luglio, ultimo giorno del festival, quando si prenderà il largo in musica con un aperitivo alle 18.30 al Caffè del Teatro Cerolini con i Cadòt e con gli allievi del laboratorio musicale Il Palco. All’Arena dei Pini dalle 21.30 ci saranno le proiezioni dei corti vincitori e le premiazioni, con l’attrice Monica Belardinelli. La festa finale sarà in programma al Caffè del Teatro Cerolini alle 23.30 con live music con Aglio, olio e peperoncino, in collaborazione con Il Palco.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero. Info e programma completo: www.civitanovafilmfestival.it
Il CFF è organizzato dall’Aps Favolacce con la collaborazione del Comune di Civitanova Marche e dell’Azienda dei Teatri. 

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