AL CAPEZZALE DEL TURISMO, MEDICI E SAPIENTI CON VECCHIE RICETTE

lampara-sbarra“In questi caldi giorni ferragostani fra sagre, miss , festival sia parla di iniziative per sostenere l’ importante risorsa economica cittadina che è il turismo”. Il problema sostengono però dall’associazione ambientalista Citt@verde è che “a Civitanova il turismo non decolla come ci si auspica e i motivi sono molteplici”. Tra le cause per Citt@verde un deficit di strutture per l’accoglienza e “una politica miope e tutta autoreferenziale alla politica da parte del centro destra che dal 1994 governa Civitanova. Periodicamente il Sindaco e l’assessore al Turismo di turno ci fanno l’elenco della spesa. Ci elencano le “opere” o le 100 iniziative che sono state realizzate. Ci mancherebbe che non avessero fatto nulla dopo aver aggredito la spesa corrente dedicata anche ai servizi per dirottarla su alcune iniziative che di certo non sono prioritarie. Sarebbe invece interessante fare di questi anni di gestione delle problematiche turistiche da parte della Amministrazione Comunale, un resoconto e fare il raffronto spesa: costi e i benefici reali, durevoli che fanno da moltiplicatore all’economia tuiristica. Andiamo nel concreto e visitiamo come si presenta oggi la risorsa turismo legata al bene più importante che abbiamo: il Mare. La Giunta Mobili si fregia del restayling del Lungomare Sud. Un intervento importante ma in quale contesto? Il lungomare Sud finisce con un muro, il muro del Tiro al Volo. Dietro quel “muro” che non è solo di mattoni finisce la politica turistica. Dietro quel muro ci sono centinaia di metri fino alla Foce del Chienti di spiaggia libera che nella sostanza non sono praticabili. Una risorsa che potrebbe essere valorizzata sul piano del Turismo ecosostenibile verso il quale non c’è nessuna idea turistica”. Dal lugomare sud l’associazione passa poi ad esaminare la situazione del lungomare nord. “Siamo in pieno caos. Niente parcheggi nonostante siano previsti da anni dal PRG, una pista ciclabile da brivido e il tutto finisce con una sbarra di cantiere. Era così quarant’anni fa e lo è ancora oggi. Una sorta di Colonne d’Ercole dove aldilà regna il nulla. Non è così. Aldilà ci sono circa due Km di spiaggia libera di cui una parte, dedicata (almeno sulla carta) a “Oasi Naturalistica protetta” ma dimenticata e dove l’Ente Ferrovie la fa da padrona privandoci, per difendere la linea ferroviaria dalle maree, della spiaggia libera seppellendola sotto gli scogli. C’è in Comune, Regione, Provincia qualcuno che dica alle FF.SS che quel bene ambientale-turistico è un valore produttivo di benessere e di qualità? C’è qualcuno che dica che a continuare su quella vecchia strada si fanno danni irreversibili all’ambiente e all’economia turistica di Civitanova? Il Sindaco Mobili per evitare che ciò accada, quale azione concreta ha portato avanti? Come ha coinvolto il Consiglio Comunale? Eppure un uso ecosostenibile di quella spiaggia potrebbe essere un’ attrattiva turistica, una fonte di lavoro. Anche in questa direzione niente idee”. L’elenco delle cose che non vanno prosegue così come le domande poste da Citt@verde: “Ci sono forze capaci di proporre una nuova visione dello sviluppo Turistico? Di prefigurare una robusta iniezione di qualità capace di farci uscire dall’indistinto profilo turistico? Una cosa sedici anni di centrodestra sono passati inutilmente e per alcuni versi compromettendo seriamente forse in modo irreversibile le alternative. Il centro sinistra che in questi anni su questo fronte ha giocato sostanzialmente di rimessa, ha davanti a se un’ occasione e se ne sarà capace, lo vedremo nel percorso che ci avvicina alle prossime elezioni comunali”.

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