Penso che una città non possa rimanere inerme di fronte allo scandalo di un sindaco che, avviata la sua campagna elettorale per la ricerca di preferenze e consenso, sembra pensare soltanto alle inaugurazioni. Ma non parliamo di opere pubbliche: si tratta delle inaugurazioni altrui, dei privati, di chi apre un’attività, di chi compie gli anni, di qualsiasi occasione utile per farsi vedere, fare un post, apparire. Addirittura ora partecipa anche alle inaugurazioni della sanità privata o di persone che con Civitanova non hanno nulla a che fare. Ma siccome il bacino elettorale è provinciale, ogni presenza pubblica diventa per lui utile, come una sorta di agenzia pubblicitaria. Certo, ai privati fa piacere avere accanto il sindaco ma per lui sono relazioni da capitalizzare quando sarà il momento di chiedere preferenze.
Tutto questo non sarebbe nemmeno scandaloso, se nel frattempo la città non fosse bloccata in un limbo amministrativo, dove i problemi veri marciscono senza soluzioni. Non possiamo rimanere indifferenti davanti al fatto che sono stati ultimati circa cinquanta appartamenti di edilizia popolare, destinati all’affitto agevolato, e che non vengono assegnati nonostante le centinaia di famiglie bisognose, a causa di incomprensibili pastoie burocratiche e dell’incapacità che regna a Palazzo Sforza!
Non è accettabile perdere mesi, dopo anni di attesa, per la realizzazione del centro per l’autismo, per il quale i fondi ci sono, le disponibilità anche, ma la maggioranza è divisa e il sindaco non riesce a riportare a sintesi nemmeno una semplice variante ferma da quattro anni nel suo cassetto. D’altronde, la verità è che delle famiglie degli autistici non gli importa nulla: altrimenti, in sette anni, lo avrebbe realizzato, come promesso e ripromesso più volte.
Lo stesso discorso vale per le centinaia di malati di Alzheimer e le loro famiglie. Dopo sette anni, ancora non si è riusciti a mettere il Centro Paolo Ricci nelle condizioni di aprire un centro diurno per l’Alzheimer. E la fiera? Da tre anni non vengono riconsegnati i 5.000 m² disponibili ad artigiani e commercianti per fiere regionali, congressi, mostre, eventi aziendali. Il sindaco non dedica una riga per far sapere a che punto sono queste pratiche.
E che dire degli strumenti sanitari del parco tecnologico di ultima generazione, finanziati con fondi europei del PNRR, che hanno visto 57 apparecchiature distribuite in tutti gli ospedali marchigiani, con un’unica vergognosa eccezione: l’ospedale di Civitanova. Il nostro ospedale aspetta da tre anni una nuova TAC, dopo che quella dell’ex Covid center è stata trasferita altrove. O dei ritardi nella realizzazione dei quattro asili nido finanziati con il PNRR, annunciati come pronti entro l’anno, e invece tre su quattro sono ancora in alto mare?
Di tutto questo non si parla. Ciarapica deve arrivare a settembre, alle elezioni regionali, e se riuscirà ad arrivare in Regione poco gli interessa se marciscono le tante problematiche. Ogni giorno ci tocca leggere post autocelebrativi, con frasi ruffiane e melliflue. Possibile che i partiti di maggioranza – Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Vince Civitanova – restino passivi davanti a tutto questo? Possibile che si sia formata una corte di cortigiani e ruffiani che, proprio perché tali, non chiedono conto di questi enormi ritardi?
Intanto, abbiamo letto che gli organi politici del Comune costano ai cittadini 230.000 euro all’anno. Infatti, “gli stipendi” del Sindaco e degli Assessori sono aumentati sensibilmente negli ultimi anni, e se aggiungiamo i 90.000 euro dello staff del sindaco – tre o quattro persone alle sue dipendenze – si arriva a oltre 300.000 euro all’anno di soldi pubblici. E per cosa? In gran parte per “tagliare nastri” altrui.
E qui si arriva all’assurdo: a Civitanova il sindaco inaugura solo le iniziative fatte dai privati, mentre negli altri comuni si presenta alle inaugurazioni delle opere pubbliche realizzate dalle amministrazioni locali. Cioè fa ciò che dovrebbe fare nel suo Comune… ma lo fa altrove.
Non resta che sperare che la città – di destra, di sinistra o semplicemente quella di chi non va a votare – trovi un moto di indignazione per come vengono spesi i soldi pubblici e per come, soprattutto, non viene ben governata Civitanova.
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