ABRACADABRA A CIVITANOVA SPUNTA UN’ALTRA CENTRALE

biomassa“MOBILI SA COSA SUCCEDE NEI SUOI UFFICI? “ E’ la domanda che si pone e pone Pier Paolo Rossi componente del Pd di Civitanova che in una nota stampa scrive: “ Parafrasando Flaiano si può dire che la situazione politica in città è grave ma non è seria! E’ vero: c’è un altro progetto per un’altra centrale a biomasse. Stefano Ghio alla stampa ha anticipato di essere venuto a conoscenza, dopo un’accurata indagine presso l’ufficio tecnico di competenza, dell’esistenza di un progetto, già depositato, per la realizzazione a Civitanova di una centrale a biomasse sempre nel territorio di Santa Maria Apparente. La pratica c’è: UNDIA 493/10, presentata (udite udite!) il 22 ottobre 2010 con protocollo n.52755 del 25 ottobre 2010; ed è stata ovviamente anche ritirata dal richiedente in data 10 dicembre 2010. Si tratta (come cita la DIA) di “Installazione di un impianto di cogenerazione dedicato alla produzione di energia elettrica da immettere nella rete di distribuzione nazionale attraverso apposito gruppo elettrogeno alimentato ad oli vegetali puri o riciclati di potenza 0,99 Mwe”. L’impianto dovrebbe essere realizzato in area sita in via Senatore Terracini n. 24 in Zona Industriale A. La DIA è stata presentata a nome di Turco o Turchi (non è un’amnesia ma è scritto proprio così!) Arianna in qualità di Legale rappresentante della CO-ENERGY s.r.l., con sede nella stessa via Terracini n.24 ed il progetto è redatto dall’Ing. Giancarlo Strani dello studio BIONOISE con sede in via J.Gagarin ad Ellera di Corciano, provincia di Perugia.
Nello specifico e schematicamente si tratta di: Gruppo elettrogeno potenza Kw 990 ad esercizio continuo di 24 ore; Deposito oli vegetali (da documentazione allegata olio di colza e olio di girasole) di capacità geometrica complessiva di 50 mc; Consumo combustibile 253,4 kg./h; Potenza massima all’asse 1100Kw; Potenza attiva a cosφ0,8 990Kw; Temp. Gas di scarico 485 °C; Costruttore Motore CUMMINS; Modello KTA50-G8
E’ importante evidenziare che il progetto è realizzabile mediante DIA in base a quanto stabilito dall’art.12.4 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 settembre 2010 (linee guida). E’ tutto vero, il progetto della centrale c’è e Stefano Ghio ha pienamente ragione; la situazione è gravissima. E’ vero che la potenza di questa centrale a biomasse è quasi cinque volte inferiore a quella prevista in zona Filippandò ma il dato politicamente rilevante è un altro. La scoperta di questo progetto evidenzia l’inadeguatezza del Sindaco Mobili a governare la città. E tale atteggiamento, pensando a quanto è accaduto per l’ormai famosa centrale in zona Filippandò, non fa altro che confermare un modus operandi poco trasparente da parte del Sindaco e della Giunta. Da qualsiasi punto di vista la si guardi la situazione appare comunque grave.
1)Il Sindaco sapeva delle centrali (non poteva non sapere, certi progetti non si depositano senza averne prima discusso con tecnici e dirigenti comunali) ed in piena crisi di consensi (ricordo che sui giornali la notizia della centrale uscì per due volte tra il 19 ed il 22 maggio immediatamente dopo il primo turno delle elezioni provinciali) si fa ipocritamente paladino di una battaglia non sua per recuperare credibilità e consensi. E ciò è grave.
2)Il Sindaco sapeva e, come dice Ghio, fa figli e figliastri dichiarandosi contro un impianto ma avallandone un altro alla chetichella. E ciò è grave.
3)Oppure il Sindaco e la Giunta non sapevano ne della prima ne di quest’ultima centrale. Alla stampa locale il 24 Maggio scorso l’Assessore Nicoletti affermava che non vedeva l’utilità di impianti del genere e rassicurava i cittadini per il futuro perchè l’Amministrazione era contraria alle centrali a biomasse come fonte di energia alternativa; nella stesse pagine lo stesso giorno però CittàVerde informava dell’eventualità che potesse sorgere sempre in zona S.Maria Apparente una seconda centrale a biomasse; eventualità oltretutto ribadita il 17 giugno scorso in occasione dell’assemblea pubblica tenutasi a Santa Maria Apparente in cui gli stessi Nicoletti e Mobili assicurarono i cittadini che avrebbero fatto i dovuti controlli. Ebbene da allora l’Amministrazione non è riuscita a trovare (o forse non ha voluto) e rendere nota una pratica (dell’ottobre 2010!) che il Consigliere Stefano Ghio ha scovato in poche ore! Questa terza ipotesi evidenzierebbe in maniera più netta la gravità della situazione. L’impressione che si ha circa l’incapacità di gestione e l’assenza di informazione e controllo dei propri apparati amministrativi da parte del primo cittadino e della Giunta lascia sconcertati. E ci si chiede: ” Il Sindaco e la Giunta sanno cosa accade nella città che (dovrebbero amministrare) amministrano o no? “. Se la situazione è questa sembra evidente che il Sindaco Mobili e la sua Giunta hanno fatto il loro tempo.

Sull’argomento è intervenuta l’associazione ambientalista Citt@verde che sostiene di non voler fare allarmismo ma che è necessario rispondere ad alcune domande “ occorre sapere bene se le Biomasse che si intendono usare sono quelle di “filiera corta” se la Centrale è legata ad un industria, se questa nel produrre inevitabilmente energia elettrica produce anche energia Termica e se questa viene usata per il sito produttivo o se la Centrale è solo una Fabbrica di Energia Elettrica che poi verrà venduta. Dalle poche notizie che abbiamo verificato questa centrale non è di filiera corta ed è alimentata ad Olio di Palma. Colza e simili. Per questo incompatibile” Poi Citt@verde prosegue “ .Quello che in questa occasione sconcerta è che l’assessore all’ambiente Nicoletti allertato sulla Centrale a Biomasse di Piane Chienti, il progetto Molinari aveva assicurato il 15 Giugno attraverso un comunicato stampa che non vi erano altre Centrali SALVO un PICCOLO IMPIANO PRESENTATO nell’ottobre del 2010 e che non aveva avuto seguito. Ora è ufficiale. Per quel progetto è stata avviata la procedura amministrativa e di realizzazione. Il tutto sta avvenendo con la formula della DIA. E’ incomprensibile che dopo essersi premurato di informare che quel progetto era rimasto al palo l’assessore non abbia informato che lo stesso è stato riavviato. Non è più possibile che importanti questioni come Centrali a Biomasse o i Campi Fotovoltaici seguano percorsi tecnici e amministrativi senza passare per un settore un apposito ed UNICO UFFICIO che raccolga questi progetti e li smisti a quelli competenti e dove associazioni e cittadini possano trarne conoscenza. Se la partecipazione e l’informazione è alla base di ogni decisione e concertazione a Civitanova siamo messi proprio male se anche un assessore deve fare il giro degli uffici per sapere cosa succede nel suo campo di competenza.Questa però non è solo disorganizzazione ma di una Giunta che sottovaluta i problemi ambientali e la partecipazione. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto rimbalzare il fatto anche a chi in Consiglio regionale ha a cuore i problemi ambientali. Le Marche purtroppo si avviano a diventare una Piastra per produrre energia inquinate(rigassificatori, mega centrali termiche,ecc) e non vogliamo che anche Civitanova segua questa strada.

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