A POPSOPHIA, UN TRIONFO PER ROSETTA MARTELLINI CON “SONO STATA AMORE”

e2Un Annibal Caro pieno ha accolto la civitanovese Rosetta Martelli con la rappresentazione di “Sono stata Amore”. Un teatro che ha fatto registrare il tutto esaurito. Non poche le persone che avrebbero voluto assistere ma che purtroppo sono dovute restare fuori. Applausi a non finire per la bravissima Rosetta Martellini che ha proposto un viaggio attraverso una coscienza femminile straordinaria e anticipatrice, quale è stata quella di Sibilla Aleramo. Al pubblico è stato “svelato” quel sogno d’amore che Sibilla ha voluto portare nella mischia e mostrare spudoratamente anche con quella sensualità tutta femminile che le ha fatto attribuire i peggiori appellativi a partire dall’anagramma del suo cognome trasformato in Amorale. Non sono mancate le emozioni con Rosetta-Sibilla, donna ormai risolta, che ha raccontato di sé, mettendosi a nudo, quasi confessandosi, in un serrato, diretto e complice dialogo con il pubblico, scegliendo a volte l’ironia, altre la provocazione, ma sempre guidata dalla sincerità. Dallo stupro subito da ragazzina, a tutti i suoi amori, quello per il figlio innanzitutto, dalla donna che ha abbandonato il destino di madre ed è pervasa di malinconia, a quella che si fa portatrice di una grande missione, attraverso l’impegno politico, in un alternarsi continuo tra passato e presente, supportata da immagini filmate che entrano nel racconto sottolineando i passaggi emotivi. Alla fine una rinascita, una preghiera, cantata, urlata che invece di chiudere i confini dell’accoglienza, li allarga oltre qualsiasi orizzonte. “Che la gioia mi avvolga, che io mi senta soltanto fluttuare nella gioia!” Una serata davvero piacevole con una regia magistrale, testi, musica e video curati in ogni piccolo particolare.

 

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