Trentadue anni, un lavoro che non c’é più (era in mobilità dopo la chiusura della sua azienda), si uccide sul balcone di casa sparandosi un colpo di pistola alla vigilia di Ferragosto, mentre la madre è in un’altra stanza. E’ morto così, in un appartamento di corso Amendola ad Ancona, Luca Torregiani, ex dipendente della Bunge, un’azienda che lavorava semi oleosi nell’area portuale. Prima di togliersi la vita, l’uomo ha lasciato un biglietto ai genitori. Solo poche parole: ‘Chiedo scusa, vi voglio bene’. Inutili i soccorsi del 118 e della polizia. Torregiani si è ucciso con una pistola regolarmente detenuta. Sembra che qualche tempo fa si fosse barricato in casa, convinto poi ad uscire fuori dai vigili del fuoco. Sul posto, una via molto trafficata, piena di negozi e bar, sono accorsi subito alcuni amici. Ai cronisti che chiedevano se il trentaduenne fosse depresso per motivi di lavoro uno di loro ha risposto “Queste domande valle a fare a Berlusconi…”.
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