577MILA 268,88EURO PER UN TOTALE DI 58 PARCELLE. SILENZI, “UN’ALTRA VORAGINE DI DEBITI LASCIATACI IN EREDITA’”

silenzi“Un’altra voragine di debiti con cui l’amministrazione Corvatta si ritrova a dover fare i conti”. Questa volta il Vice Sindaco Silenzi, affiancato dall’assessore Peroni, porta a conoscenza dei civitanovesi che vi sono conti da dover pagare per una cifra da lui definita “impressionante”. “Si tratta di 577mila 268,88euro per 58 parcelle riferite a 14 avvocati che dal 2005 al 2011 hanno concluso le cause per conto del Comune e che hanno presentato nel corso degli anni il loro onorario all’Amministrazione Comunale. Parcelle -dice Silenzi- inevase da anni e che non sono mai state inserite nel bilancio. La cosa più grave è che in tutto questo tempo, non ci si è preoccupati di accantonare le risorse necessarie scaricando ora il tutto sull’Amministrazione Corvatta e sui cittadini di Civitanova. Nei giorni scorsi si sono ritrovati 260mila euro di interessi dovuti al Cosmari che nessuno ha bloccato e che sono soltanto soldi buttati al vento oltre a debiti fuori bilancio per fatture non pagate sempre al Cosmari per una cifra complessiva di 430.000€ ed ora una nuova tegola di 577mila euro. Più di un milione di debiti in una situazione di per sé drammatica anche a causa dei tagli governativi e che rende arduo se non impossibile far quadrare i conti del bilancio che ancora non è approdato in Consiglio Comunale ma che già il Sindaco Corvatta ha definito “ingessato”.
Ci sono parcelle di poche migliaia di euro ma altre ben più consistenti come ad esempio quelle relative all’inquinamento di tricloroetano con cause che si sono concluse nel 2010 e vedono parcelle complessive per più di 100mila euro.
Delle 58 parcelle, 27 riguardano cause che si sono concluse con un giudizio di perenzione con decreti che vanno dal 2005 al 2010.
Due soltanto sono le parcelle per giudizi che si sono conclusi con una transazione, 15 con una sentenza favorevole al Comune e le restanti 14 con sentenza sfavorevole o con il Comune parzialmente soccombente.
Si tratta di numeri, di cifre precise e non di parole. Le amministrazioni che ci hanno preceduto -conclude Silenzi- hanno una grossa responsabilità nei confronti dei cittadini, per i debiti che hanno lasciato assommarsi negli anni.”

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