IL MIRACOLO DELLE ELEZIONI FA SPUNTARE IL REFERENDUM SUL CAVALCAVIA

progetto-cavalcaviaE sul cavalcavia venne l’ora del referendum. Si avvicinano le elezioni e certi politici scoprono la democrazia partecipata. Eppure se ne sono tenuti alla larga in tutti questi anni, trascorsi a discutere e votare uno, due, tre progetti della sopraelevata, al chiuso delle stanze del Comune e senza cercare mai il confronto con i cittadini. Adesso quei cittadini votano e all’improvviso diventa importante la loro opinione. Ecco allora che i candidati fanno i conti con le preferenze, valutano rischioso sostenere una posizione che una parte della popolazione rifiuta e tirano fuori dal cilindro il referendum. Che piace a Luisella Cellini, candidata sindaco del Primo Polo, appoggiata da quel Fli che da dieci anni conduce una battaglia a favore del cavalcavia; e che piace anche a Umberto Marcucci, prima Forza Italia poi Pdl poi lista Marinelli, anche lui accalorato fan del viadotto fin dalle prime apparizioni del progetto in consiglio comunale. Chissà quanti altri convertiti al referendum vedremo prima del 6 maggio, quanti altri candidati accantoneranno l’arroganza con cui fino ad oggi hanno preso decisioni sul futuro della citta’, per indossare i panni di politici dialoganti? Hanno davvero un grande potere le elezioni.

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