SPERO E CREDO NON VI ASPETTIATE DA PARTE MIA UN DISCORSO CELEBRATIVO DI CIRCOSTANZA RIVOLTO AL PASSATO; NON NE E’ QUESTO IL MOMENTO NE IL PERIODO GIUSTO, NE CHE VI ASPETTIATE DELLE PAROLE CHE NON RISENTANO DEI FATTI RECENTI CHE ANCORA CI RIEMPIONO DI DOLORE.
NELLA GIORNATA DEL 25 APRILE È DOVEROSO FARE UN BILANCIO DI QUANTA PARTE DI QUELL’ENORME PATRIMONIO MORALE E IDEALE DI COLORO DI CUI CELEBRIAMO LA MEMORIA NOI CONTEMPORANEI SIAMO IN GRADO DI RECEPIRE ED UTILIZZARE.
DOBBIAMO PURTOPPO REGISTRARE CHE IN TANTI FRA NOI IL TEMPO CHE PASSA SEMBRA ALLONTANARE PIUTTOSTO CHE AVVICINARE IL CONVINCIMENTO CHE LA LOTTA PARTIGIANA E LA LIBERAZIONE SIANO STATI L’INIZIO DELLA COSTRUZIONE DELLA CASA COMUNE DEGLI ITALIANI.
DOBBIAMO REGISTRARE COME, MENTRE IN ALTRE REALTA’ AD ESEMPIO IN GERMANIA, IL PERCORSO PROGRESSIVO DI METABOLIZZAZIONE DI UN PASSATO INFAUSTO COMUNQUE PROSEGUA E SI PERFEZIONI, NELLA NOSTRA COMUNITÀ INVECE NEL TEMPO PERSISTANO VOCI INSENSATE ED INVEROSIMILI SU QUELLA CHE E’ STATA LA REALTÀ’ STORICA.
SEMBRA QUASI CHE PER LA COSCIENZA ITALICA SIA UN TABU’ AFFRONTARE RAZIONALMENTE E SERENAMENTE IL PERIODO, DEL VENTENNIO, DELLA GUERRA, DELLA LIBERAZIONE DA CUI SIAMO ORIGINATI; RISULTA DIFFICILE E PROBLEMATICO AFFERMARE QUELLA CHE DOVREBBE ESSERE UNA VERITÀ ACCLARATA: IN QUELLE VICENDE STORICHE C’E’ STATA UNA PARTE CHE STAVA NEL GIUSTO E L’ALTRA CHE SBAGLIAVA TRAGICAMENTE E COLPEVOLMENTE.
E SE TANTO POCO RIUSCIAMO A FARE I CONTI CON IL PASSATO, TANTO MENO SIAMO IN GRADO DI CONFRONTARCI CON IL PRESENTE.
LA SENSIBILITÀ POLITICA DELLE PERSONE SI CONCRETIZZA SPESSO NEGLI STEREOTIPI PIÙ CHE NEI RAGIONAMENTI, E TALI STEREOTIPI VENGONO AMPLIFICATI SULLA RETE.
IN TALE LUOGO L’ASSENZA UN DIRETTO CONTRADDITTORIO CON COLUI CHE ALTRIMENTI TI CI SI PAREREBBE DI FRONTE , PROVOCA SPESSO L’AUTOCONVINCIMENTO DI ESSERE PORTATORI DELLA VERITA’ ASSOLUTA E DI AVER QUINDI IL DIRITTO DOVERE DI DIFFONDERLA NARCISISTICAMENTE TRAMITE I MEDIA, ANCORA DI PIÙ SE SI HANNO A DISPOSIZIONE QUELLI TELEVISIVI DI MASSA, SE SE NE HA LA TRAGICA OCCASIONE COME DI RECENTE.
MA IN QUESTA ITALIA LIBERATA E PACIFICATA, SUL WEB IL DIBATTITO SPESSO ASSUME DEGLI STRANI CONTORNI: SI COMUNICA PARLANDO, CIOE’ CON LE CARATTERISTICHE DI IMMEDIATEZZA E SCARSA RIFLESSIONE DELL’AFFERAMZIONE A CALDO, MA SI RECEPISCE LEGGENDO, CIOE’ SENTENDO LE PAROLE CHE LEGGIAMO COME PIÙ VERE ED AFFIDABILI DI QUELLE CHE ASCOLTIAMO CON LE ORECHIE; ED È FACILE CHE IN QUESTE CONDIZIONI, IN POCHI RIESCANO A MANIPOLARE LE INFORMAZIONI E QUINDI LE OPINIONI DELLA GENTE.
PERCIÒ OGNIUNO DI NOI, QUESTA COMUNITA’ CHE CHIAMIAMO ITALIA, ABBIAMO BISOGNO PIU’ CHE MAI DI RIFLETTERE E SCEGLIERE RAZIONALMENTE E SERENAMENTE DEL NOSTRO FUTURO; RISCHIAMO ALTRIMENTI IN UN MOMENTO DIFFICILE COME QUESTO DI FARE LA FINE DEI TOPI NELLA NAVE IN PERICOLO, CIOÈ AGITARSI CONFUSAMENTE CERCANDO LA SALVEZZA NELLA SOLUZIONE PERSONALE A SCAPITO DEL NOSTRO VICINO SENZA ALZARE GLI OCCHI DA TERRA PER CERCARE UNA VISIONE COMPLESSIVA.
CERCHIAMO DI NON FARE LA FINE DEI TOPI, CONFRONTIAMO LE NOSTRE CONVINZIONI, LE NOSTRE IDEE ED IDEOLOGIE CON LA REALTÀ E CERCHIAMO PERVICACEMENTE NELLA REALTÀ UNA CONFERMA O SMENTITA DI ESSE; NON DOBBIAMO AVER PAURA DI PARAGONARCI CON GLI ALTRI, NON DOBBIAMO TEMERE DI ACCOGLIERE L’ALTRO E FARE CON LUI COMUNQUE SQUADRA, COMUNQUE COMUNITÀ.
ED I MEBRI DI UNA COMUNITÀ SI RICONOSCONO PERCHE ACCETTANO DI FARE SINTESI SULLE QUESTIONI FONDAMENTALI, PARTENDO AD ESEMPIO DA UNA VERSIONE STORICA CONDIVISA, CONDIVIDENDO AD ESEMPIO IL GIUDIZIO SUL VENTENNIO, SULA GUERRA E SULLA RESISTENZA.
I MEMBRI DI UNA COMUNITÀ MATURA NON NASCONDONO I PROPRI ERRORI,; NON DOBBIAMO AD ESEMPIO DIMENTICARE CHE PER LUNGHI ANNI DURANTE IL VENTENNIO QUELLO MUSSOLINIANO È STATO PURTROPPO UN REGIME POPOLARE , NON INVISO A GRAN PARTE DELLA POPOLAZIONE.
SUL COME QUESTO SIA POTUTO ACCADERE GLI STORICI HANNO MOLTO RIFLETTUTO E MOLTO SCRITTO, MA QUANTA PARTE DI QUESTA RIFLESSIONE È ARRIVATA A FORMARE LA COSCIENZA DELLA NOSTRA COMUNITÀ DI ITALIANI?
NON MOLTA, SE COME SEMBRA EVIDENTE SPESSO NON È LA VERITÀ DEI FATTI CHE EMERGE CON TUTTA LA SUA FORZA MA LA POTENZA DELLA VOCE DI ALCUNI CHE SI CAMUFFA DA VERITÀ.
SPESSO SUCCEDE CHE NON SIANO I MECCANISMI FONDAMENTALI DELLA DEMOCRAZIA AD ESSERE PATRIMONIO DI TUTTI, COME AD ESEMPIO CHE LA TESTIMONIANZA DI PRESENZA O DI VOTO VALGANO PIÙ DELL’URLO ASSORDANTE DI POCHI .
SUCCEDE QUINDI CHE LE GRIDA DI POCHI, MEDIATICAMENTE AMPLIFICATE, MAGARI IN OCCASIONE DI UN FUNERALE DA ESPRESSIONE DI DISAGIO DI ALCUNI, DIVENGANO VOLONTA DIFFUSA DELLA COMUNITÀ.
ALLORA AVVIENE ANCHE CHE IL TRASCORRERE INESORABILE DEL TEMPO AFFIEVOLISCA INEVITABILMENTE LA VOCE DIRETTA E LE TESTIMONIANZE INDIRETTE DI COLORO CHE HANNO COMBATTUTO PER LA NOSTRA LIBERAZIONE, ED IN QUESTO NOSTRO MONDO MEDIATICAMENTE EVOLUTO MA PRIMITIVO NELLA CONSAPEVOLEZZA DEI VALORI FONDAMENTALI, DIVENGA MENO VERO CHE LA LOTTA PER LA LIBERAZIONE COSTITUISCA UNA DELLE BASI DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA ANCORA INCOMPIUTA.
CERTO, ANCHE I PARTIGIANI HANNO COMMESSO DELITTI E SOPRUSI, MA COME COMUNITÀ CHE VUOLE PERCORRERE UN CAMMINO UNIVOCO E CONDIVISO NELLE SUE LINEE FONDAMENTALI, NON POSSIAMO DISCONOSCERE CHE I COMBATTENTI PER LA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO STAVANO DAL LATO GIUSTO DELLA BARRICATA ED I REPUBBLICHINI DA QUELLO SBAGLIATO, ANCORCHÈ SINGOLARMENTE TALUNI IN BUONA FEDE.
NON DISPERDIAMO I SACRIFICI, IL SANGUE VERSATO DAI NOSTRI; LA LOTTA PER LA LIBERTÀ È STATO UN PASSO FONDAMENTALE, MA SOLO UN PRIMO PASSO DI UNA COMUNITÀ FINALMENTE DEMOCRATICA, IN GRADO DI FARE SQUADRA ED AFFRONTARE I MOMENTI DIFFICILI COME L’ATTUALE; ALTRI PASSI SONO STATI COMPIUTI IN QUESTI QUASI SETTANTA ANNI TRASCORSI, MA NON TUTTI SEMBRANO NELLA DIREZIONE GIUSTA.
ALLORA CHE QUESTA NOSTRA COMUNITÀ SIA ALL’ALTEZZA DI CHI CI HA PRECEDUTO, NON CONSERVANDO IL PASSATO MA PROGREDENDO COME COLORO CHE CI HANNO CONSENTITO DI PASSARE DA UN REGIME ALLA PROMESSA DI DEMOCRAZIA.
VIVA L’ITALIA LIBERATA!