23 LAVORATORI IN NERO NEI LABORATORI CINESI E PAKISTANI

ispezione_1Una vasta operazione della Direzione provinciale del lavoro di Macerata e del Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro, con la partecipazione dei Comandi Stazione Carabinieri di Civitanova Alta, Morrovalle e Corridonia, nonché del Comando Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, a contrasto del lavoro sommerso e illegale.
Con il coordinamento del Direttore della DPL, dott. Pierluigi RAUSEI, e del Comandante del NIL, Appuntato Martino Danilo DI BIASE, gli Ispettori del Lavoro, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato e i Carabinieri delle Stazioni hanno effettuato una importante operazione di vigilanza notturna che ha riguardato laboratori di etnia cinese e pakistana, del settore manifatturiero delle calzature e pelletterie, situati nel territorio dei Comuni di Civitanova Marche, Corridonia, Montecosaro, Morrovalle e Treia. Tredici i laboratori complessivamente ispezionati dai militari e dagli ispettori del lavoro: un suolificio a conduzione pakistana, 4 pelletterie a gestione cinese e 8 tomaifici ancora a conduzione cinese. Sono stati trovati intenti al lavoro ben 23 (ventitre) lavoratori completamente in nero.
Tutte le aziende sono risultate irregolari e per nove di queste è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto operavano con oltre il 20% di lavoratori in nero rispetto alla totalità dei lavoratori presenti. Sette delle aziende sospese hanno già proceduto alla regolarizzazione dei lavoratori in nero, provvedendo alla loro assunzione e al ripristino delle condizioni di tutela assicurativa e contributiva, nonché pagando complessivamente 10.500 (diecimilacinquecento) euro di sanzioni accessorie per ottenere la revoca della sospensione. A causa delle gravi condizioni igieniche e sanitarie rilevate dagli Ispettori del lavoro e dai Carabinieri, i titolari di tutte e tredici le aziende irregolari sono stati segnalati alle singole Zone Territoriali della Azienda Sanitaria Regionale per i controlli di competenza in materia di prevenzione, salute e sicurezza sugli stabilimenti e sui locali ed ambienti di lavoro che daranno luogo a pesanti sanzioni penali per il mancato rispetto delle norme di tutela, all’esito dei necessari accertamenti tecnici.
A seguito dell’attività ispettiva nei prossimi mesi saranno irrogate ulteriori sanzioni pecuniarie amministrative per un ammontare di circa 107.000 (centosettemila) euro per le violazioni sulla tutela delle condizioni di lavoro. Inoltre seguiranno segnalazioni ai singoli Comuni interessati per le verifiche relative al controllo sulla effettiva destinazione d’uso degli immobili, in quanto in molti laboratori sono stati realizzati dei veri e propri dormitori con pareti di cartongesso e compensato dove tutti gli operai sono costretti a vivere, senza soluzione di continuità con gli ambienti di lavoro. L’operazione, che ha dato risultati di assoluta rilevanza, è il frutto di una particolare sinergia fra il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e la Direzione provinciale del lavoro, che si esplica anche nelle ordinarie relazioni con i Comandi compagnia e con i Comandi stazione, ulteriormente rafforzata alla luce della Convenzione firmata dai Ministri del Lavoro e della Difesa il 29 settembre 2010, ma già di apprezzata efficacia nel territorio maceratese.

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