Prima l’emorragia e poi l’arresto cardiaco. Quattordici giorni in rianimazione e poi muore. Questa è stata la tragica fine di una neo mamma. La famiglia della donna si è rivolta al Tribunale dei diritti del malato e sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Ancona. Alketa Baloshi, una albanese di 35 anni, morta dopo due settimane di agonia il 3 novembre, dopo che il 18 ottobre scorso è andata a partorire all’ospedale di Recanati. Si è svolto tutto di notte. La donna è arrivata al nosocomio recanatese intorno a mezzanotte. I medici le praticano il cesareo per far venire alla luce uno splendido maschietto. Tutto era parso procedere bene ma, alle 3 di notte Alketa comincia a perdere sangue. Poi il cuore si ferma per quasi mezz’ora. La donna viene trasferita all’ospedale di Civitanova la mattina dopo, poi viene nuovamente trasferita alla clinica di Ancona. A Torrette Alketa viene operata. Viene fermata la perdita di sangue ma il cervello è compromesso. <>. L’uomo, che di mestiere fa il metalmeccanico, vive a Recanati ed ora dovrà prendersi cura da solo del figlio, di nome Alessio. Ieri il cognato, Daniele Cavarra si è recato a Recanati, per confortare Sokol. <>. <>.