“ANCH’IO COME MARIO E TU, CARA LAURA…PENSACI E NON OFFENDERE LA DIGNITA’ DI CHI NON RIECE A TROVARE UN LAVORO”

Sad ManQualche giorno fa abbiano pubblicato una lettera aperta inviataci da un nostro lettore, il signor Mario. Parole toccanti che descrivevano una situazione che con il passare dei giorni abbiamo visto essere comune a tante altre persone…troppe. Un lavoro che non c’è o si è perso, una famiglia da mantenere tra mille difficoltà e una dignità da voler salvare a tutti i costi. Come S.F.R. che ci scrive “Sono un marchigiano…Un giovane che come tanti ha vissuto la vita fra studio e lavoro…Senza “il papi” della situazione che finanzia ogni singolo e puerile capriccio del figlio… Ho avuto ciò che ho meritato, tanto o poco…Non conta, ma l’ avevo! Ho costruito una famiglia…Ho sposato una bellissima donna come giustamente ha fatto Mario (vedi articolo “IO, SENZA UN LAVORO, DEVO NEGARE IL GELATO AI MIEI FIGLI) e con tutti i buoni propositi del caso ho deciso qualche anno fa di aprire un’ attività con lei…Beh… Andiamo avanti, lavoriamo sodo… Investiamo tempo e speranze, ma questa crisi ci sta negando ciò che di più importante esista al mondo (soprattutto per i giovani!)…I SOGNI!
Io mi sento persino più sfortunato di Mario, per quanto creda che ognuno abbia la sua situazione e che vada rispettata a pieno…E sapete perché? Perché purtroppo, questa crisi uccide chi lavora in proprio, soprattutto se a farlo sono entrambi i coniugi e ancor di più se lo si fa nel paese più tassato e meno meritocratico del pianeta… Io quel gelato non so se potrò mai comprarlo, ma non solo per un mero discorso economico, bensì perché per quanto sia immensa la voglia di diventare padre, questo periodo socio-economico, in cui i sogni vengono negati a chi di sogni ha un vitale bisogno ed in cui si nasce già indebitati, persino mettere al mondo un figlio, la cosa più bella per 2 persone che si amano e che credono nella famiglia, è diventato difficile… In ultimo (me la sono lasciata come dulcis in fundo :-p )… Vorrei tanto chiedere alla “cara” Laura (che in un commento ha scritto: “ Lavoravi da più di 20 anni e non hai messo da parte niente? Senza contare che il lavoro c’è ma non la gente che vuole sporcarsi le mani! Comodo starsene in ufficio!”) se ha mai cercato un lavoro negli ultimi 2 anni (ovviamente se l’ hai avuto per meriti fisici o con prestazioni degne del tuo post, non vale! e se ascolti mai un telegiornale serio…Magari straniero!? (Quelli italiani non sono molto affidabili ultimamente!). E soprattutto vorrei chiederti se credi davvero a quello che hai scritto o se quel giorno il tuo spacciatore ti aveva dato la dose sbagliata?!? Sai … In molti insistono con il dire che gli italiani non vogliono più “sporcarsi le mani” (cito te testualmente!), che gli immigrati prendono solo i lavori che noi non vogliamo fare, che se ci impegnassimo ci sarebbe lavoro per tutti…Ma sai cosa ho riscontrato in tutte le persone alle quali ho sentito dire queste baggianate? Il fatto che avevano tutte un lavoro… Ti auguro davvero di non perderlo e di non passare mai dall’ altra parte della barricata, perché per quei milioni di giovani (1 su 3 basandosi sugli ultimi dati ISTAT) ogni giorno sta diventando un incubo…E per tutti i cassaintegrati e licenziati con figli a carico, sta diventando impossibile non solo comprare un gelato, ma persino vivere degnamente una vita fondata sul lavoro e sull’ onestà. E di tutto questo dobbiamo solo ringraziare una piccola, sin troppo piccola cerchia di potenti che stanno decidendo le sorti del mondo e si divertono a giocare a dadi col destino…”

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