VILLA BARUCHELLO FESTOSA OCCASIONE PER ASCOLTARE L’ARTE

Tanta bella gente e il simpatico incontro con artisti del territorio, sono stati gli aspetti salienti dell’inaugurazione della collettiva di pittura: “ Riflessioni Reciproche tra segno e colore”, organizzata dal Centro d’Arte e Cultura Verum a cura di Mauro Giampieri e Marianna Jurcova e che ha avuto luogo a Villa Baruchello di Porto S.Elpidio, ugualmente affascinante nonostante il pomeriggio uggioso di pioggia. L’idea della rassegna ha nella pittrice civitanovese Lucia Spagnuolo la riconosciuta e brava ‘ispiratrice.
Protagonisti della rassegna, naturalmente gli autori dei quadri esposti e che sono: Vittorio Amadio, Agostino Cartuccia, Silvio Craia, Carlo Iacomucci, Sandro Trotti, Marisa Cesanelli, Alessandro Guerrini, Cleofe Ramadoro, Lucia Spagnuolo e Leonardo Terenzi, di generazioni e apporti diversi, legati dal comune denominatore della bellezza del segno e dei contenuti, “che danno vita a un dialogo – ha detto in estrema sintesi la raffinata prof.ssa Francesca Iacopini, nella sua analisi critica della rassegna – nel quale la parola si fa simbolo”.
Nell’intervento attesissimo di Daniele Taddei, da oltre quarant’anni attivissimo collezionista e organizzatore di rassegne, una sorta di valutazione “dello stato dell’arte – ha evidenziato – che bisogna sempre saper ascoltare, come stando facendo le opere esposte che ci stanno osservando in silenzio”. Da parte sua la preoccupazione sul fatto “che gli spazi espositivi stanno diventando sempre più rari – ha ammesso – per cui è necessario ridare all’arte la sua autorevolezza”. Siamo certi che riportare di seguito integralmente il suo intervento sia doveroso e istruttivo.
Un bel pomeriggio d’arte, dunque, sottolineato con soddisfazione dagli assessori del comune di Porto S.Elpidio, Monica Leoni, cultura, e Carlo Vallesi, trasporti e politiche abitative, intervenuti all’incontro, ben lieti dell’iniziativa che aggiunge prestigio a Villa Baruchello.
La mostra d’arte sarà visitabile tutti i giorni ,fino a domenica 26 giugno,dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, lunedì escluso.

“Riflessioni reciproche, tra segno e colore”
Il titolo di questa mostra d’Arte mi dà lo spunto per poter esternare per la prima volta al pubblico un mio sopito desiderio, ovvero quello di coinvolgervi, non soltanto per PARLARE d’Arte o per FARE Arte, ma quello a mio avviso più profondo ed intimo, quello di ASCOLTARE l’Arte.
Per ASCOLTARE non intendo ciò che mi potrebbero comunicare gli autorevoli protagonisti di questa manifestazione, SANDRO, SILVIO, VITTORIO, CARLO, AGOSTINO, LUCIA, MARISA, CLEOFE, LEONARDO, ALESSANDRO, ci vorrebbero ore ed ore per analizzare da vicino i loro percorsi artistici, le loro rassegne critiche, le loro sperimentazioni, le loro ricerche, le loro innovazioni, le loro tecniche e supporti preferiti, ne tanto meno ASCOLTARE le opere che in questo preciso istante ci stanno osservando in silenzio, cercando di comunicare con i loro segni, con i loro colori, con i loro movimenti, le ansie, le tensioni, le speranze espresse da ogni singolo autore.
ASCOLTARE intendo interrogare, indagare, guardare dentro di noi, perché solo conoscendo se stessi potremmo conoscere gli altri, e con gli altri interagire, relazionarci, scambiare sensazioni, intuizioni ed esperienze.
Una sorta di AUTOCOSCIENZA, una voce dell’anima che ci conduce alla consapevolezza, quella consapevolezza che ci porta ad un esame interiore, esame necessario per solidificare la conoscenza, conoscenza atta non a prevaricare ma a riconoscere la nostra limitatezza e finitezza.
Viviamo in un momento di grande difficoltà, forse tra i più significativi dal Secondo Dopoguerra, le crisi che ci attanagliano non sono solo quelle finanziarie, economiche, politiche, ma quelle legate più da vicino all’uomo, al sociale, alla cultura, all’arte.
L’uomo è sempre più fragile, indifeso e sempre più rassegnato nel cercare di riappropriarsi di quei ideali, di quei valori che sono la vera essenza della propria esistenza.
L’Arte, e tutti noi oggi che siamo qui apparteniamo al suo “sistema”, possiamo sicuramente legittimare che la stessa è quella che per prima ne risente, è quella che per prima metabolizza le tendenze, le mode, i sconfinamenti, le contaminazioni, i nuovi processi tecnici, le nuove tecnologie, le nuove intermediazioni, i nuovi mercati.
Ecco, osservando e riflettendo su questo panorama mi viene da esternare che tutti noi dovremmo cercare di contribuire alla ricerca della verità più prossima, di ricercare quella luce che illumini il nostro cammino, consapevoli che non potremmo mai raggiungerla.
Assistiamo oggi come non mai ad un prolificare di “persone” che a diverso titolo si esprimono attraverso l’Arte, voci dicono che sono ben oltre il milione, arrivano giornalmente notizie di chiusura di gallerie d’Arte, rimangono in piedi solo quelle di riferimento per un mercato nazionale o internazionale, gli spazi espositivi pubblici e privati sono sempre più rari e quei pochi onerosi, creando non poche difficoltà per chi vuol esporre le proprie opere.
Il mercato è passato per la quasi totalità degli scambi in mano alle Case d’Asta o alle Fiere, quest’ultime in netta crescita, nel contempo anche la “provincia” mostra segnali di vivacità e di fermento attraverso Festival, Meeting, Premi, Concorsi, Rassegne, Mostre, Eventi, Biennali, Triennali, Quadriennali, e non mi riferisco logicamente a Venezia, Milano e Roma.
In questo clima, nella complessità del “sistema” sin qui illustrato, quale contributo siamo noi in grado di offrire per migliorare lo “stato dell’arte”, per ridarle il suo valore, la sua autorevolezza, il suo osannato prestigio?
Questo è l’interrogativo, questa è la riflessione che vorrei condividere con voi!!!
A mio giudizio tutti coloro che a qualsiasi titolo si occupano d’arte, me per primo, dovrebbero fare un passo indietro provando a ristabilire un ordine, una regola, che fungano entrambe da deterrente contro le facili scorciatoie, le lusinghe effimere, o peggio ancora da aspettative illusorie.
Sarebbe auspicabile che a tutti gli autori che fanno Arte venga riconosciuto il massimo rispetto e la dovuta considerazione, in particolar modo verso i giovani e verso coloro che l’Arte la vivono come mera passione, occorre star loro vicini, seguirli nel lavoro creando un confronto leale e sincero, essere loro di aiuto e conforto nei momenti più difficili, motivarli ed accompagnarli con onestà e altrettanta determinazione nel percorso intrapreso, rammentando con estrema franchezza che :
“l’Arte è avara con molti e generosa con pochi”
Da sempre sono un fermo sostenitore della “provincia” quel territorio quasi sempre denigrato, a torto o a ragione, perché la stessa possiede una energia e una vivacità culturale, intellettuale ed artistica difficilmente riscontrabile in altri contesti, la “ provincia” ci ha dato nomi illustri basti pensare nelle sole Marche le figure monumentali del ‘900 di LICINI e TOZZI su tutti.
Gradirei concludere questa mia riflessione auspicando che la “pagina” che tutti noi oggi abbiamo scritto possa essere di auspicio per RECUPERARE, SALVAGUARDARE e PROMUOVERE l’Arte i tutte le sue componenti, consapevoli che questo processo passa attraverso di NOI, dalla nostra CONOSCENZA ed dalla nostra AUTOCOSCIENZA.
Daniele Taddei
Porto Sant’Elpidio 12 Giugno 2016
Villa Baruchello  gruppo 02
Villa Baruchello  Visitatori
Foto 2

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