Si dirà certamente che c’è voluto un morto per dare un’adeguata protezione al tratto di via Civitanova, una strada molto frequentata che dall’incrocio del Castellaro porta nella zona alta della città, in quanto il muretto che proteggeva l’alveo del fosso, seppure strutturalmente molto solido, era troppo basso per evitare che una persona potesse cadere al disotto, per un’altezza di oltre due metri. Si ricorderà certamente che l’ultimo grave episodio accadde nell’aprile dello scorso anno, quando l’anziano Enzo Pennesi, mentre procedeva in bicicletta, per cause imprecisate, urtò contro il basso parapetto e finì nel fossato. In un primo momento, era sembrato, che la rovinosa caduta non avesse avuto tragiche conseguenze, ma di fatto il poveretto morì.
Sta di fatto che in questi giorni sono in corso i lavori per dare un’adeguata protezione al fossato e con tempi davvero molto celeri, e senza creare intralci alla circolazione viaria, con la messa in opera (come si vede nella foto) di una recinzione metallica che dà la massima sicurezza in termini di resistenza e altezza. I lavori, per una lunghezza di oltre duecento metri, stanno andando in due fasi, nella parte iniziale della via, con la struttura muraria di base molto solida, i supporti in ferro sono stati inseriti direttamente, mentre nella parte adiacente il “lavatoio”, il muretto esistente, visibilmente non integro, è stato completamente rimosso e ricostruito per garantire la massima sicurezza al manufatto in ferro.
Da non ignorare che si trattava di una situazione protettiva del fosso Castellaro, in quel tratto di via cittadina, che esisteva sin da quando l’alveo è stato cementificato e forse in quell’occasione non si è sufficientemente tenuto conto che una protezione di 30-40 centimetri potesse salvaguardare le persone da possibili scavalcamenti accidentali, cosa che purtroppo è accaduta con conseguenze purtroppo tragiche.
Un episodio che sicuramente sarà accaduto altre volte e a tale proposito non va dimenticato che nel luglio dello scorso anno, a seguito di scontro fra due scooter, una ragazza finì nel fossato ma se la cavò.
C’è perciò da prendere atto con soddisfazione della positiva soluzione di quello che era realmente un problema di sicurezza cittadina e l’impegno profuso dall’ente comunale nonostante i tempi di ristrettezza economica che rendono tutto particolarmente difficile.