VENERDÌ 27 E SABATO 28 FEBBRAIO ALL’ANNIBAL CARO DI CIIVTANOVA MARCHE FISSÒARMONIKÒS

Venerdì 27 e sabato 28 febbraio il Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche ospita al termine di una residenza di allestimento la prima nazionale di Fissòarmonikòs, uno “spettacolo teatrale circense musicale con note leggere e lacrime amare” come si legge nel sottotitolo, scritto, diretto e interpretato da Giorgio Felicetti con Valentina Bonafoni e con la partecipazione della Piccola Orchestra Armonikòs. Il lavoro – la cui anteprima è andata in scena lo scorso mese a Montecarotto – giunge alla sua forma definitiva grazie al lavoro sviluppato durante le prove, che si sono svolte da circa una settimana nello stesso Teatro Annibal Caro, e si presenta come un grande affresco epico, storico, artigianale, esilarante e commovente, sullo strumento più popolare e totale, la fisarmonica.

Fissòarmonikòs – presentato a Civitanova Marche nella stagione teatrale promossa dal Comune, dai Teatri di Civitanova e dall’AMAT – è una grande fiaba che fa ridere, commuovere, stupire e accompagna lo spettatore a ballare i propri sogni on the road, che dall’Italia arrivano alle strade d’Europa e poi di là, fino alle Americhe.

Muovendosi proprio come su tasti di un accordion, usa più registri teatrali: dal comico-circense alla narrazione civile, dal cabaret musicale alla favola storica, con al centro sempre la fisarmonica, gli scienziati-inventori che ne hanno tracciato l’evoluzione e, naturalmente, la musica.

Fissòarmonikòs è la storia di una famiglia, narrata in due secoli: dal 1815 al 2015. Suonatori, poi artigiani e costruttori. Dentro c’è tutta l’epopea musicale della fisarmonica: dai prototipi di Leonardo Da Vinci ai maestri liutai fiamminghi, dalle botteghe artigiane viennesi ai funerali di Beethoven, dalle battaglie risorgimentali alle scoperte musicali dei contadini dell’800, il popolo di Giuseppe Verdi. Il primo mtiico fabbricatore Paolo Soprani, poi le bibliche migrazioni verso le Americhe, con la più terribile tragedia mineraria della storia italiana. Il ‘900 musicale, il boom della fisarmonica, archetipo femminile, strumento da stringere al petto, orchestra ambulante, suono viaggiante che conquista il mondo dello spettacolo. I tangos argentini, i film di Fellini e di Truffaut. Gli echi del tanz-teater di Pina Buasch. Edith Piaf che canta il suo disperato amore ad un accordeoniste. Il mondo dei circhi di periferia. Le balere da liscio di riviera. Il lavoro dei tanti artigiani che hanno fabbricato i suoni di questo strumento.

Lo spettacolo – scritto, diretto e interpretato da Giorgio Felicetti – è prodotto da Esteuropaovest e interpretato anche da Valentina Bonafoni con la partecipazione della Piccola Orchestra Armonikòs: Christian Riganelli (fisarmonica), Roberto Lucanero (organetto) e Peppe Franchellucci (violoncello).

Per informazioni e biglietti (12 euro ridotto 10 euro): Teatro Rossini 0733 812936, AMAT 071 2072439, Teatro Annibal Caro 0733 892101. Inizio spettacolo ore 21.15.

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