UN’ASSOCIAZIONE NEL NOME DI NEMER HAMMAD

Numerosa partecipazione all’incontro di presentazione della costituenda Associazione Marche “Amici del popolo Palestinese: Nemer Hammd” che si è tenuta nella sede della Biblioteca Comunale. Ovviamente il tema principale è stato il ricordo dell’ex ambasciatore della Palestina a Roma, Hammad, che si è spento a Beirut dopo una lunga malattia. Aveva 75 anni e per 27 anni in Italia, ha avuto cordiali rapporti con tutti i vertici della politica. Presente alla riunione la figlia di Hammad, Rania, nota scrittrice che vive in Italia.

Ampia introduzione di Giulio Silenzi, promotore della  costituenda  Associazione, aperta a tutti e soprattutto ai giovani,  che dopo aver evidenziato “i diritti sacrosanti del popolo palestinese, fortemente penalizzati dai fatti drammatici di questo ultimo decennio”,  ha sostenuto che la situazione esistente in quella zona del medio oriente,  per  via di quella terra contesa tra palestinesi e israeliani, è passata in secondo piano negli ambienti politici di oggi, contrariamente a quanto esisteva nel passato con una ben diversa classe dirigente da Andreotti a Berlinguer.  Silenzi, dopo aver riferito sugli aiuti culturali ed economici che nel passato sono stati presi per aiutare quelle genti e ricordato Hammad “ figura – ha detto – di notevole determinazione”, ha poi approfondito gli aspetti operativi dell’Associazione che s’intende costituire “per tenere viva l’attenzione nei riguardi del popolo palestinese e promuovere iniziative di solidarietà”.

Dopo la proiezione di due filmati, uno riguardante gli aspetti della Palestina con un susseguirsi di immagini e un altro dedicato agli incontri avuti da Hammad in Italia con politici e amministratori,  ha preso la parola la figlia di Hammad Rania, che dopo aver asciugato le lacrime nel rivedere tante immagini di suo padre e ammesso che la sua famiglia “è stata sempre vicina al suo popolo”,  si è soffermata sui diritti fondamentali “di un popolo ricco di storia – ha ammesso – e con il pieno diritto di ritornare nella propria terra”. Non sono mancati accenni di gratitudine nei riguardi degli italiani per l’attenzione verso i  palestinesi e per quanto sarà fatto “per permettere  agli stessi – ha concluso – di esprimere  il pieno diritto di parlare in Italia e in Europa”.

Di Vittorio De Seris

 

Una risposta

  1. Ornella Rota ha detto:

    Mi iscrivo subito.
    Cosa devo fare?

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