UNA SERATA AFFASCINANTE NELLA CITTÀ ALTA CON CIVITANOVA CLASSICA

Un’atmosfera unica ieri sera al concerto inaugurale di Civitanova Classica. Sarà il Natale che incombe, sarà la magia di una Citta’ Alta in abito da sera: ingioiellata dalle luci degli addobbi, sotto la protezione splendente del grande abete della piazza, ma gli effetti speciali attenuano le rughe e le offese che gli anni e la poca disponibilità economica hanno inflitto alla parte più antica di Civitanova. La nobile signora è soffusa di uno speciale alone che il concerto accentua. Come sempre il maestro Di Bella porta nello scrigno del teatro Annibal Caro artisti di respiro e statura internazionale: sul palco, insieme all’ineccepibile Filarmonica Marchigiana diretta dal maestro Gabriele Bonolis un violinista di carattere come Charlie Siem e un pianista di grande capacità tecnica e comunicativa, Massimiliano Ferrati.
Alla potenza di Beethoven(overture da Egmont.Op.84),segue il delizioso concerto n.5 in la maggiore di Mozart, composto quando aveva vent’anni, ma intenso e brillante come le opere più eleganti della maturità. L’esecuzione del fascinoso violinista di padre norvegese e madre britannica, è virtuosa e dinamica come sempre deve essere quella di una grande stella. Il suono del suo Guarnieri del Gesù limpida come una sorgente irlandese. Strappa applausi convinti e anche di più alle ammiratrici in sala!
Il maestro Ferrati incanta la sala con la magia di Chopin, concerto n.1 op.11 in mi minore per piano ed orchestra. La romanza, a metà dell’esecuzione è un pezzo magico, veramente adatto al respiro più profondo dell’inverno, alla spiritualità più composta della Natività: è come se la musica del piano del maestro Ferrati ci facesse alzare in un volo di falco sulla Citta’ Alta e con lenti battiti potessimo respirare la bellezza del borgo antico trapunto di luci, la purezza della sera che riverbera nel rotolare delle note che si alzano e si abbassano, perfette, belle come il volo degli uccelli.
Non a caso ho citato la capacita’ di trasmettere emozioni del pianista, il suo racconto musicale è bellissimo, le sue mani interpretano perfettamente.
In sette anni il maestro Di Bella ha portato a maturità un Festival che si incastona come una delle gemme più brillanti nel panorama culturale civitanovese. La musica è energia e bellezza e un grande merito deve essere attribuito all’assessorato alla Cultura e all’Amministrazione che le danno l’opportuno rilievo con l’aiuto di sponsor veramente illuminati e generosi. L’ occhio attento allo Spazio Giovani (al quale la Biblioteca Zavatti fa da colta cornice) e Il Progetto scuola (nell’Auditorium della scuola Mestica ), danno la possibilità ai giovani artisti locali di esprimersi e mettersi giustamente in evidenza, cosa imprescindibile se si vuole coinvolgere l’universo dei talenti futuri.
A questo proposito penso che sia veramente giunto il tempo per un citta’ che ha la cultura come obbiettivo e che tante energie (anche in tempi difficili come questi) effonde in questa direzione, di radicare il suo progetto musicale. Per fare questo, gli sforzi di questa amministrazione dovrebbero convergere verso una Scuola Comunale di Musica, magari intitolata al grande Bruscantini, e diretta proprio dal maestro Di Bella. Il suo talento, la sua chiara fama, la stima di cui gode a livello nazionale e internazionale potrebbero essere catalizzatori di energie locali che darebbero un contributo decisivo insieme alla volontà politica nel creare una scuola che, per il dinamismo che ci contraddistingue e per la nostra posizione geograficamente strategica, potrebbe avere un grande futuro, dare possibilita’ di formarsi a tanti giovani ed essere volano economico non trascurabile, con benefiche ricadute sul territorio. Lancio questo “proposito” di Natale, sperando che numi generosi ed attenti mi ascoltino. Buone feste a tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *