Di Emanuele Trementozzi
L’operazione di controllo totale del territorio messa in atto dalla Procura di Macerata e che vede impegnati oltre quaranta Carabinieri provenienti da tutte le Stazioni Provinciali, ha cominciato a dare i primi frutti in termini di sequestri e arresti. Come noto, per intensificare i controlli adiacenti le zone dell’Hotel House, River Village e Paradiso Azzurro, sono stati impiegati a supporto degli agenti un elicottero del 5° elinucleo carabinieri di Falconara, le unità cinofile della guardia di finanza e la polizia municipale del luogo. E nella notte i primi risultati non si sono fatti attendere. Un vero e proprio laboratorio sartoriale fantasma è stato scovato e smembrato dai carabinieri nella palazzina multietnica dell’ Hotel House, ubicato presso una delle 500 abitazioni del condominio e abitata da senegalesi, pronti a confezionare cinquemila capi griffati contraffatti. Secondo la ricostruzione degli Agenti, i capi di qualsiasi genere ( giubboni, jeans, pantaloni ) venivano acquistati sprovvisti di cartellini e attraverso le macchine da cucire elettroniche rinvenute nell’appartamento e sui due tavoli sartoriali professionalivenivano realizzate ed applicate le etichette che rendevano vendibile il prodotto. Per altro con una precisione che faceva apparire buona la qualità agli occhi degli acquirenti. E’ il primo caso di contraffazione adoperato all’interno del condominio porto recanatese, sintomo che probabilmente sia ritenuto meno rischioso e più fattivo preparare in casa la merce da destinare al mercato abusivo ambulante. Essere colti in fragrante infatti con decine di capi in strada, comporta maggiori pene e sanzioni; mentre realizzare a domicilio e venderne solo alcuni pezzi la volta sembra essere la strategia più sicura per farla franca. I due senegalesi coinvolti sono stati sono stati identificati e denunciati con il reato ipotizzato di contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali, ma anche ricettazioneMa i controlli hanno riportato alla luce anche l’annoso problema dello spaccio di droga. Nel blitz adoperato in uno dei diciassette piani dell’edificio sono stati scoperti un magrebino di 23 anni e un pugliese di 27, che in casa detenevano alcune dosi di eroina (3 grammi), cocaina (4 grammi) e hascisc (2 grammi). Trovati in loro possesso anche 2000 euro in tagli da 20, 50 e 100 derivanti dall’attività di spaccio. All’interno dell’abitazione scovati anche un frullatore, bustine in cellophane e forbice per realizzare le dosi e in un appartamento del centro di Porto Recanati, in loro uso, perquisito con l’ausilio dell’unità cinofila della guardia di finanza, alcune dosi di hascisc e metadone. Il reato ipotizzato è di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, cui risponderanno alla Magistratura maceratese. Ma l’attività dell’Arma non si è conclusa qui, procedendo con l’identificazione di 65 stranieri, otto dei quali condotto al Comando e, due di questi, risultati da espellere. Inoltre a due attività site nei pressi dell’Hotel House sono stati effettuati controlli da parte della radiomobile in ausilio alla Polizia Municipale, elevando alcune sanzioni amministrative. Infine non sono mancati i blocchi veicolari, svolti dalle pattuglie di radiomobile civitanovese e stazioni provenienti da tutta la provincia, vigilate dall’alto dal “Nexus” del 5° elinucleo Carabinieri di Falconara. Sono state fermate 184 vetture e identificate 231 persone. Tre automobilisti hanno visto ritirasi la patente per guida in stato di ebrezza e un veicolo sequestrato in rispetto dell’Art. 186 del Codice Stradale. Le seguenti attività rientrano, come detto, in una vasta operazione di controllo del territorio dopo i recenti fatti criminosi e hanno lo scopo di assicurare i cittadini e farli sentire in sicurezza, grazie alla presenza costante dei Carabinieri sulle strade e nei luoghi abitualmente preposti alla delinquenza.
