UNA LETTERA INDIRIZZATA A PIERPAOLO BORRONI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CIVITANOVA

Da Pier Paolo Rossi riceviamo e pubblichiamo:

Caro Borroni,
anche se ci conosciamo, comincio non chiamandoti per nome perché presumo non sia per te affatto facile portare lo stesso nome di uno dei maggiori artisti (poeta, romanziere, linguista, giornalista ,cineasta) e intellettuali italiani del XX secolo, dichiaratamente omosessuale.
Leggo oggi (4 novembre) sul Resto del Carlino della tua uscita su facebook ed incuriosito faccio visita alla tua bacheca: “Le donne di Silvio : fa bene !! Basta con i Bacchettoni di Sinistra a cui la ….puzza !! Basta con le Rosy Bindi ( vergine di ferro ) e i Vendola (che ha devastato la Puglia nei conti pubblici e negato il NuovoRigassificatore di Brindisi che all’ Italia serve come il Pane ) !!”  avrei voluto non replicare a questa tua provocazione che, come forse premeditavi, tanta visibilità ti sta dando in un periodo in cui altrettanta visibilità avevi perso o forse non t’era stata più concessa; ma credo sia un dovere reagire a certi “sciatti” atteggiamenti , ad una “censurabilissima” condotta morale e civile, soprattutto se relativa ad un Pubblico Ufficiale, al Presidente del Consiglio Comunale.
Preferisco evitare ogni commento sul “modus vivendi” della tua guida politica e spirituale e soffermarmi invece sulla tua esternazione che mi piacerebbe definire omofoba e sessista senza essere per questo definito ignorantemente “bacchettone di sinistra” e che, oltretutto, se fatta in maniera opportuna, attenta, “politically correct”, ritengo più che legittima nel rispetto della capacità, di cui ogni individuo è dotato, di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro: la libertà di pensiero.
Mi soffermo brevemente sulla definizione “Bacchettoni di Sinistra” perché mi sembra evidente che o si tratta di una svista lessicale o si tratta di IGNORANZA: si dice bacchettone o bigotto, in maniera spregiativa, di chi osserva in modo esagerato e ostentato, e spesso senza intima convinzione, le pratiche del culto religioso; il che se si pensa a ciò che, seppur non in maniera assoluta, è il rapporto tra l’uomo cosiddetto di “sinistra” e le pratiche di culto religioso sembra chiara l’impasse in cui sei caduto. Tipica del bacchettone o del bigotto è invece la pudicizia che impedisce di citare in un social network la parola “fica”, termine volgare della lingua italiana di uso comune , rappresentante forma dell’ espressività letteraria e popolare e correntemente presente in ogni dizionario della lingua italiana.
Ma ciò che mi interessa evidenziare della tua esternazione è la solita facile commistione tra il ruolo politico-amministrativo e l’orientamento sessuale (spesso pratica sessuale) del “Politico del caso” usato ad hoc per screditare, svilire, sminuire, “sputtanare” l’operato in fase di governo: mi chiedo per esempio quali punti in comune possano avere i conti pubblici della Regione
Puglia o la questione del rigassificatore di Brindisi con i gusti omosessuali di Nichi Vendola? E che “c’azzecca”, per dirla alla Di Pietro, con la presunta verginità o castità ostentata e predicata da Rosy Bindi?
Posso immaginare la domanda che probabilmente ora ti stai facendo?: “Bene, e allora che c’azzeccano i festini, le escort, le prostitute, le amanti del Presidente del Consiglio con l’operato del governo?”
C’entrano, c’entrano eccome!!! Il problema oltre ad essere morale (per esempio mal si concilia, o forse a pensarci meglio si concilia benissimo, con le norme anti-prostituzione dell’ex valletta Mara Carfagna) è soprattutto politico e sociale: il rischio è quello di ritrovarsi una classe politico-dirigenziale emersa da castings e provini o peggio da night-clubs e bunga-bunga party. A tutt’oggi ci ritroviamo una ex-finalista a miss Italia ed ex-valletta televisiva (La domenica del villaggio, Piazza grande , I cervelloni, Vota la voce e Domenica In) a presiedere il Ministero per le Pari Opportunità , un’altra ex-finalista miss Italia, ex modella ed ex conduttrice
della trasmissione televisiva “I misteri della notte”, dedicata ai locali notturni di capitali e metropoli, ad amministrare il Ministero del Turismo ed altre show-girls e soubrettes sparse qua e là tra assessorati e consigli provinciali e regionali: per citarne una, Nicole Minetti l’igienista dentale del San Raffaele che ha curato Silvio Berlusconi dopo l’aggressione subita dal premier in Piazza Duomo da Massimo Tartaglia, ha fatto alcune sexy-apparizioni televisive (Scorie, Colorado Cafe’); lo scorso aprile è stata eletta, nella lista di Formigoni, Consigliere Regionale della Lombardia ma oggi pero’ si trova al centro di uno scandalo (il caso Ruby, per intenderci) e all’inchiesta dei Pm di Milano sulla prostituzione.
Non mi stupirei quindi, tra qualche anno, se ci ritrovassimo ad amministrare il Ministero della Cultura che so io Flavia Vento, Valeria Marini, Jessica Rabbit…il Gabibbo!!!!!!  Chiudo con una frase di Ennio Flaiano che tanto piace ad un mio caro amico:  “In Italia la situazione politica è grave ma non è seria”. (1 COMMENTO)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *