E’ una Civitanova al contrario quella che nei giorni scorsi ha visto celebrare trionfalmente con tanto di conferenza stampa e dichiarazioni di gratitudine da parte dell’assessore regionale alla salute Saltamartini la donazione di sette tv al reparto di ortopedia dell’ospedale cittadino da parte dell’imprenditore Germano Ercoli.
Per carità, ben vengano gesti solidali che sopperiscono mancanze della sanità pubblica che con tutti i soldi che spende avrebbe potuto dotare le sette stanze per i degenti del reparto di ortopedia di un piccolo televisore (una spesa di poche migliaia di euro). Ma che nessuno degli amministratori di Civitanova e della regione si muova per sollecitare l’utilizzo dei macchinari che da anni giacciono inutilizzati al Covid Hospital, è davvero stupefacente e vergognoso. Tra questi una Tac di ultima generazione che costa milioni di euro che sarebbe utilissima all’ospedale di Civitanova. Sono più di sei mesi che hanno annunciato il trasferimento ma ad oggi ancora nulla. Passano i mesi e gli anni, i macchinari inutilizzati si deteriorano e il tempo per risolvere alcuni seri problemi della sanità civitanovese non si trova. Si trova invece per celebrare “Germano” con tanto di conferenza stampa alla quale erano presenti non solo i giornalisti ma anche alcuni medici e durante la quale la chiosa dell’Ercoli che pontifica sempre sui massimi sistemi (sulle banche come Banca delle Marche o sull’inquinamento) è stata: “i soldi bisogna trovarli se non si trovano si stampano “.
Insomma un mondo al contrario dove si spendono centinaia di migliaia di euro per manifestazioni, sagre, spettacoli alcuni anche di dubbio livello. L’importante è occupare le prime file come al concerto di Albano costato al Comune 36mila euro e dove il popolo ha pagato ma gli amministratori hanno beneficiato di una sessantina di posti gratuiti a ridosso del palco (sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza). Tanto l’importante è divertirsi, mangiare, ballare, fare post. Ma per utilizzare il fondo di emergenza “caro bollette” di 200.000 € inseriti nel bilancio comunale con il codice 12.05.1 per andare incontro alle famiglie che hanno difficoltà per pagare le bollette dell’energia elettrica e del metano dopo i rincari, c’è tempo (si chiama fondo di emergenza ma chi ha bisogno può attendere che l’estate finisca e le feste pure). Nessun bando, nessuna informazione. Si va alle cene, alle feste, si trova il tempo per filmati, post, foto il più delle volte per le banalità, ma nessuno lavora per aiutare chi ha più bisogno, famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. E’ più di un anno che se ne parla e da sei mesi i fondi stanno in bilancio pronti per essere spesi. Ma a Civitanova si dà valore all’effimero, un vero calcio in bocca a chi ha bisogno nell’indifferenza dei più. Una Civitanova al contrario.
Di Giulio Silenzi