Ieri sabato 29 settembre si è tenuta la cerimonia di chiusura dei festeggiamenti per il 50°del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Civitanova Marche.
Durante l’intero anno scolastico 2011-2012 si sono succeduti appuntamenti ed eventi culturali proposti dai singoli dipartimenti ed organizzati dalla prof.ssa Baiocco.
Solo per citarne alcuni:il prof. Rustichelli dell’Università di Ancona è intervenuto sul rapporto matematica e arti e ha presentato il progetto europeo ISWA;il critico e saggista Massimo Raffaeli ha illustrato la poetica del poeta Andrea Zanzotto, di recente scomparso, in un incontro dove è intervenuta anche la moglie di questi, Marisa; la mostra- convegno sull’unificazione italiana: 150 di Sussidarietà con interventi del prof.Bressan e Petrucci ;la lectio magistralis del filosofo prof. Roberto Mancini sull’ermeneutica e quella del prof.Migliori sulla filosofia antica;la lettura scenica di testi poetici pascoliani in collaborazione con l’Associazione dantesca per la regia di Pietro Conversano; il laboratorio di lingua inglese sulla Dickinson con la prof.ssa Ranzoli; l’osservazione della volta celeste presso l’osservatorio di Castellano;il laboratorio di incisione in collaborazione con la Pinacoteca Moretti.
Ha aperto la cerimonia di ieri l’attuale preside prof. Pierluigi Ansovini. Sono intervenuti il sindaco Tommaso Corvatta, l’Assessore alla cultura Giulio Silenzi, l’Assessore all’Istruzione Piergiorgio Balboni; nella doppia funzione di attuale dirigente dell’Ufficio scolastico regionale e di ex dirigente del Liceo la vulcanica prof.ssa Carla Sagretti (preside del liceo nel decennio2000 –2010);i due dirigenti storici Giovanni Cardarelli preside nell’a.s. 1983.1984 e Alessandro Marcelli preside dal 1978 al 1983 e dal 1985 al 1999. Quindi sono intervenuti alcuni docenti storici del Liceo scientifico,come le prof.sse Vincenza e Angela Maria Guizzi; Canaletti Ester,Sorbello Gaetano, Luciani Pasqualina,Maria Zuccari,Ivana Saracco,Rolando Scocco, solo per citarne alcuni.
Infine sono stati premiati gli attuali studenti per essersi distinti in vari progetti ed attività. Tra questi Davide Bonfigli che ha disegnato il nuovo logo dello scientifico; i finalisti del laboratorio di incisione i cui lavori sono stati selezionati per la cartellina in omaggio agli ospiti;gli studenti del progetto sulla shoah che ha ricevuto importanti riconoscimenti sia nazionali, da parte dello stesso ministro all’Istruzione Profumo, sia internazionali (Yad Vashem di Gerusalemme).
Erano presenti anche i dirigenti di altre scuole del territorio tra cui la dott.ssa Paglialunga e la dott.ssa Boccanera; la direttrice della Pinacoteca dott.ssa Enrica Bruni e il direttore artistico di Popsophia prof. Evio Hermas Ercoli che ha chiuso i lavori con un intervento sul tema “educare alla cultura”. Cinquant’anni per una scuola, come per un individuo, costituiscono un momento di riflessione,l’ora di fare un bilancio, analizzare il percorso che si è fatto, valorizzare i punti di forza e lavorare sulle criticità. Il Liceo scientifico “Da Vinci”, partito con la sua prima classe di 14 alunni nel 1961, rappresenta,oggi, una delle scuole più grandi della provincia,riunendo tre licei: Scientifico, Linguistico e Classico con un indirizzo opzionale dello scientifico, Scienze applicate e preparandosi ad ampliare la sua offerta formativa con i due nuovi indirizzi del liceo Sportivo e del liceo delle Scienze Umane.
Quindi, da una parte, una scuola che ha fatto tanta strada e ha posto delle solide fondamenta grazie al lavoro intellettuale, umano ed educativo di tanti dirigenti ed insegnanti,dall’altra una scuola che vuole essere il “laboratorio” dove si formano i cittadini di domani,al centro di una rete dinamica e aperta in collaborazione costante con le istituzioni politiche e culturali presenti nel territorio.Forse quello che manca in questa nostra città è infatti proprio una rete tra tutti coloro che a vari livelli operano nel mondo della cultura e dell’educazione,da chi si occupa della valorizzazione del patrimonio artistico e museale della città a chi si interessa della sperimentazione di forme e linguaggi diversi. La scuola può e deve collocarsi al centro di una promozione culturale non solo come fruitrice di eventi, ma come prima protagonista di essi, avendo dalla sua il vantaggio di un osservatorio privilegiato ed assistendo quotidianamente al più importante degli eventi culturali, quello di uno studente che chiede perché. E la domanda che nasce è l’inizio del miracolo.