Il corpo senza vita di Monia Felicioli, nata il 30 marzo 1972 residente a Monte San Giusto e mamma di una bambina di 9 anni è stato ritrovato alle 7.15 ieri, quando su segnalazione di un diportista, 7 persone della guardia costiera, a bordo di un gommone e di una motovedetta sono andate a recuperare il corpo. La donna a Monte San Giusto era titolare di una azienda di noleggio pullman, ed era divorziata dal marito. Ultimamente a chi la conosceva bene, era sembrata particolarmente triste e proprio questo dato farebbe propendere per la pista del suicidio. La sua utilitaria, una citroen C3 è stata ritrovata ieri mattina sul lungomare sud, qualche ora dopo la scoperta del corpo esanime. Monia Felicioli deve aver parcheggiato la macchina e percorso qualche metro in spiaggia, prima di finire in acqua. Dentro l’autovettura, tra i suoi oggetti personali è stata trovata un’agendina. Caduta in mare alle 5 di mattina, la donna è stata spinta dalla corrente per diverse miglia, fino all’imboccatura del porto. Quando è stato avvistato, il corpo esanime si trovava a 50 metri dal porto. Monia Felicioli era con il viso riverso in acqua, indossava una maglia rossa e dei pantaloni chiari. Il cadavere nelle prime ore del mattino deve essere passato anche davanti ai tanti pescatori presenti al molo di Civitanova. Sono stati il fratello e la sorella a riconoscere il corpo. Proseguono in queste ore le indagini, per stabilire l’esatta causa della morte. Il molo martello è purtroppo tristemente conosciuto a Civitanova, proprio per questo genere di tragedie. Non sarebbe la prima volta che qualcuno decide di farla finita, gettandosi in mare in quella zona. Solo pochi giorni fa una pattuglia della polizia aveva allontanato due persone ferme in auto, all’imboccatura del porto. Negli ultimi anni sono stati accertati almeno 3 suicidi in mare. Corpi ritrovati sempre nello stesso punto, al molo martello.
