ULDERICO BONGELLI, IL RAGAZZO DI CIVITANOVA ALTA CHE CONOBBE IL RE, LA REGINA, BADOGLIO

Il 9 settembre 1943 il giorno dopo l’armistizio la Corvetta Baionetta mentre navigava nell’Adriatico centrale per consegnarsi come tutto il naviglio da guerra italiano agli inglesi nella base navale di Malta la raggiunse un cablo contro ordine: non recarsi a Malta ma dirigersi a Pescara poi Ortona per imbarcare il Re che di fatto con il suo seguito lasciava Roma ormai in mano a tedeschi.

Quel giorno su quella Corvetta era imbarcato il civitanovese il “farghetto” Ulderico Bongelli per gli amici CHICO. Nel porto di Ortona il Re la Regina, l’erede al trono, Badoglio e vari dignitari vennero imbarcati per raggiungere Brindisi liberata.

Il destino volle che a bordo dell’incrociatore Scipione l’Africano che scortò il Baionetta a bordo c’era il Maresciallo della R.M. Enrico Malaisi, il papà dell’Arch. Giusppe Malaisi e del Rag. Roberto Malaisi.

Erano ore drammatiche per gli italiani mentre al nord la guerra continuava. Per un ragazzo del popolo, un imbianchino, avere sulla sua piccola Corvetta il Re, la Regina, Badoglio, ecc. chissà quale emozione mentre i pensieri si accavallavano e mille domande percorrevano la sua mente.

La guerra per Ulderico Bongelli ha anche riservato la prigionia in Germania. Un periodo bruttissimo, di dolore. Il regime nazista trattava i prigionieri di guerra come degli schiavi. Nel campo di lavoro Chico rimase per quasi due anni per poi tornare a casa. Chico come altri prigionieri potevano uscire da campo di lavoro a condizione di:

1-essere integrati nell’esercito tedesco

2- entrare in quello della costituenda Repubblica Sociale di Mussolini.

Chico come la stragrande maggioranza dei prigionieri compresi tutti quelli di Civitanova Marche rifiutarono quella scelta e restarono fedeli al giuramento fatto alla Patria, al Re.

Tornare in Italia a casa fu per Chico una odissea, un percorso a piedi e mezzi di fortuna fino alla frontiera. La fortuna volle che in quella Odissea incontrò un suo compaesano: Mario Baldassarri e insieme, aiutandosi l’uno con l’altro entrarono in Italia e infine a Civitanova Alta, a casa.

Per Ulderico Bongelli la guerra ebbe anche una appendice nella pace perché venne congedato come certificato dal suo Foglio Matricolare, il 6 novembre 1946. Ulderico Bongelli conobbe per la prima volta il diritto di voto nel Referendum Monarchia o Repubblica che si tenne il 2 Giugno del 1946 e essendo a Taranto sull’Incrociatore Duca D’Aosta votò a Taranto.

Ulderico Bongelli si spense a Civitanova Alta nel 2008.

Sabato 27 Maggio ore 18 al Caffè del Teatro Civitanova Alta presentazione della ricerca. Proiezione di immagini e documenti.

Ingresso libero.

Amedeo Regini

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