UCCISA PERCHÉ BRAVA. GLI ULTIMI APPUNTI DI ILARIA ALPI

Uccisa perché brava Gli ultimi appunti di Ilaria Alpi

“L’autista accelera per sorpassare una macchina. Si muove lentamente e poi sterza, viene in mezzo alla strada, si mette di traverso. Costringe a fermarci per evitarla. L’autista inchioda, sgomma. Sbatto la testa, Miran grida. La radio suona. Ci hanno fermati. Ci fermiamo. È il giorno 20. Mese di marzo. Anno 1994. Sul mio orologio le 13 e 04”. Buio.
Non si racconta di solito il finale di uno spettacolo, ma questa è una fine tristemente nota e che lascia ancora sgomenti: gli ultimi istanti di vita di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin uccisi da un commando somalo a Mogadiscio nel 1994. Sono solo immaginati, non li hanno potuti descrivere.
Una vicenda che non ha necessità di orpelli per essere raccontata, non pesa l’assenza dei video annunciati con la presenza di Gioele Dix e Giammarco Tognazzi, né la scenografia di bidoni, il testo è denso e l’interpretazione della Ragonese è viva.
Stefano Massini autore e regista di African Requiem concentra la sua drammaturgia nei pochi giorni dell’ultimo viaggio in Somalia di Ilaria Alpi, il settimo. Ilaria stava indagando da giornalista curiosa e coraggiosa sui traffici di armi e di rifiuti tossici provenienti dall’Europa. L’autore sceglie pochi episodi per tracciare la condizione di pericolo e di provvisorietà a cui la giornalista e il suo operatore hanno dovuto far fronte. La proposta rifiutata di essere ospitati da un potente italiano, l’incontro con una donna che li mette a conoscenza delle conseguenze dei rifiuti scaricati in mare, il blocco violento a un avvicinamento eccessivo al porto, l’intervista con il “Sultano di Bosaso”.
Gli appunti di fine giornata scandiscono il tempo che inesorabilmente si approssima alla fine.
Isabella Ragonese ha nella voce la freschezza, la sincera determinazione di Ilaria Alpi o quella che possiamo immaginare, ci accompagna in quella Somalia fangosa, la ventunesima regione italiana, con una partitura precisa, scandita anche dalla musica eseguita dal vivo, che alterna sapientemente ritmo ed emozione.
Il prossimo appuntamento della stagione di prosa, promossa dal Comune di Civitanova Marche, Assessorato alla Cultura, Teatri di Civitanova e Amat, è per giovedì 19 febbraio sempre al Teatro Cecchetti con i Babilonia Teatri che presenteranno lo spettacolo “Jesus”, mentre per Civitanova Danza l’appuntamento è per domenica 8 Febbraio alle ore 17.00 al Teatro Annibal Caro con “Hopera…Baby!”, uno spettacolo di danza hip-hop e break per adulti e bambini su arie liriche.

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